venerdì 16 maggio 2008

Scaroni: propone una società europea per il gas

Paolo Scaroni ha proposto alla Commissione Europea la creazione di una holding per la gestione delle reti di distribuzione del gas in Europa. In tale società potrebbero confluire le maggiori compagnie del settore: Snam, E.On, Gdf, Suez e Omv.


“L'Eni mette sul tavolo della Commissione Ue il piano per la terza via all'unbundling e propone la creazione di una società delle reti energetiche europee. L'idea di Paolo Scaroni, che ieri ha visto in tutto riserbo la responsabile per la Concorrenza Neelie Kroes, è di aggirare i veti incrociati sullo spacchettamento della distribuzione dalla produzione attraverso la costituzione di una superholding continentale. Nella nuova entità potrebbero confluire, oltre alla Snam, gli altri big del settore, la tedesca E.On/Rhurgas, la francese Gdf/GrtGaz-Cfm, la belga Suez/Fluxys e l'austriaca Omv. Insieme, i cinque pezzi grossi potrebbero gestire un network a controllo prevalente pubblico da 709 mila chilometri e un trasporto annuo di 274 miliardi di metri cubi. Il cane a sei zampe ritiene che il processo di integrazione potrebbe anche essere graduale e portare i risparmi, il coordinamento degli investimenti e le efficienze auspicate da Bruxelles e dagli Stati membri. La signora Kroes risulta essere intrigata dall'idea italiana che, del resto, le toglierebbe parecchie castagne dal fuoco. Su mandato dei Ventisette, Palazzo Berlaymont ha intavolato una coppia di ricette per arrivare all'unbundling funzionale del gas: la prima prevede la separazione totale della proprietà delle reti dalla distribuzione dell'energia; la seconda affida la proprietà a degli operatori indipendenti di sistema (Iso). Nonostante la doppia scelta, l'iniziativa ristagna per l'assenza di un unico approccio europeo e per le differenti esigenze di esportatori (Olanda e Danimarca) e importatori di gas (Francia e Germania). Parigi e Berlino, oltretutto, sono apertamente restie a rinunciare al controllo diretto delle risorse.”



Leggi l’articolo su “La Stampa” (02/05/2008)

mercoledì 14 maggio 2008

Eni: soddisfazione per i risultati 2007

E’ stato approvato il bilancio 2007, chiusosi con un utile netto di oltre 10 milioni di euro. Scaroni inoltre ha dichiarato che Eni, per il 2008, non ha in programma alcuna acquisizione, ad eccezione di Distrigaz.


“Oggi si è tenuta l’assemblea degli azionisti del Cane a sei zampe, chiamati ad approvare il bilancio 2007 e la proposta di dividendo pari a 1,30 euro per azione (0,60 euro già distribuiti ad ottobre 2007 a titolo di acconto e 0,70 in pagamento il 22 maggio prossimo). L’esito, quasi scontato, è stato un elogio all’operato di Scaroni da parte di tutti gli azionisti, estremamente soddisfatti dei risultati 2007 che ha conseguito il gruppo energetico. Mario Stella Richter, rappresentante del Tesoro che detiene il 20,31%, ha infatti dichiarato che “Il ministero dell'Economia ritiene che il progetto di bilancio 2007 di Eni debba essere approvato, come la proposta di dividendo. Il ministero”, ha aggiunto Richter, “ritiene anche di dover sottolineare gli importanti risultati raggiunti dalla società anche quest'anno che si riflettono sugli azionisti con un dividendo complessivo che supera quello dello scorso anno con un rendimento complessivo del 5,3% sul valore attuale del titolo. Nell'esprimere soddisfazione per i risultati, il ministero rivolge un ringraziamento all'intera struttura per i risultati fin qui conseguiti”.




Leggi l’articolo su “Milano Finanza” (30/04/2008)

“Eni ha staccato un assegno da 1,5 miliardi allo Stato. L’assemblea di ieri, che ha approvato il bilancio 2007 chiusosi con un utile netto consolidato di oltre 10 miliardi di euro (+8,6% sull’esercizio precedente), ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di 1,3 euro per azione. Il saldo, pari a 0,7 euro dopo l’acconto di 60 cents erogato a ottobre, sarà messo in pagamento dal 22 maggio. Nelle casse del ministero dell’Economia, che detiene il 20,31%, arriveranno pertanto 1,057 miliardi di euro, mentre il 9,999% di Cassa depositi e prestiti frutterà oltre 520 milioni. Scontato, quindi, l’apprezzamento da parte del rappresentante del Tesoro, Mario Stella Richter, che ha messo in rilievo l’ottimo rendimento del dividendo (5,3%) e anche da parte dei rappresentanti dei veri azionisti di maggioranza, i fondi di investimento, che si sono dichiarati soddisfatti della gestione del presidente Roberto Poli e dell’ad Paolo Scaroni. Che ha ricordato come l’attuale livello di remunerazione degli azionisti sia «sostenibile» fino al 2011. Solo Amber Capital ha espresso riserve sulla decisione di posticipare al 9 giugno l’assemblea per il rinnovo dei vertici. Come ha spiegato Poli ciò consente che l’avvicendamento «avvenga in un clima di stabilità e certezza istituzionale e ci sia la necessaria sintonia con gli azionisti di maggioranza e di minoranza» fermo restando che i rapporti «saranno ottimi anche con il prossimo governo». Lo snodo fondamentale, tuttavia, è un altro. Dopo un 2007 brillante caratterizzato da acquisizioni per 10 miliardi di euro che hanno contribuito alla crescita degli utili, nel 2008 ci sarà un momento di pausa. «Per ora - ha spiegato Scaroni - non abbiamo nulla nella pipeline ed è improbabile che avvenga qualcosa nel 2008 con l’eccezione di Distrigaz», la società messa in vendita a seguito della fusione tra Gaz de France e Suez.”



Leggi l’articolo su “Il Giornale” (30/04/2008)

lunedì 12 maggio 2008

Eni: risultati eccellenti nel primo trimestre

Il primo trimestre di Eni ha registrato ottimi risultati, con una crescita del 28,3% e un utile netto di 3,32 miliardi di euro. Paolo Scaroni spiega questo successo con la ottima performance industriale e ai prezzi elevati del petrolio.


"Nel primo trimestre 2008 Eni ha conseguito risultati eccellenti grazie alla solida performance industriale e agli elevati prezzi del petrolio". Lo ha sottolineato Paolo Scaroni, ad del gruppo. Il manager ha aggiunto che "questi fattori sono stati attenuati dall'apprezzamento dell'euro e dallo sfavorevole scenario prezzi/costi nel business downstream. Stiamo realizzando la nostra strategia estraendo valore dalle acquisizioni del 2007 e focalizzandoci sul continuo miglioramento operativo in tutti i nostri business"

Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (24/04/2008)


“Eni ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in progresso del 28,3% a 3,32 miliardi di euro, una produzione di idrocarburi in rialzo del 3,6% a 1,796 milioni di barili al giorno e una crescita del 9,3% a 30,91 miliardi di metri cubi delle vendite di gas. Nel I trimestre «Eni ha conseguito risultati eccellenti grazie alla solida performance industriale ed agli elevati prezzi del petrolio. Fattori positivi attenuati dall'apprezzamento dell'euro e dallo sfavorevole scenario prezzi/costi nei business downstream». Così l'amministratore delegato Paolo Scaroni che aggiunge: «Stiamo realizzando la nostra strategia estraendo valore dalle acquisizioni del 2007 e focalizzandoci sul continuo miglioramento operativo in tutti i business»”.

Leggi l’articolo su “Il Sole 24 Ore” (24/04/2008)

venerdì 9 maggio 2008

Scaroni: delega per le dinamiche dei nuovi scenari mondiali per Confindustria

Paolo Scaroni entra a far parte della nuova squadra di Confindustria, con la delega per le dinamiche dei nuovi scenari mondiali.


“L'organigramma. Marcegaglia ha tenuto per sè la delega sul Centro studi e quella sull'ambiente (pro tempore). Alberto Bombassei confermato vicepresidente per le relazioni industriali, mentre la sicurezza sul lavoro è stata assegnata a Salomone Gattegno. Antonio Costato è vicepresidente per l'energia e il mercato, Cesare Trevisani per le infrastrutture. Andrea Moltrasio per l'Europa, Paolo Zegna per l'internazionalizzazione. La delega per le politiche territoriali data ad Aldo Bonomi, mentre il vicepresidente per il Mezzogiorno è Cristina Coppola. Gianfelice Rocca confermato all'education, tra le new entry Edoardo Garrone all'organizzazione. Al presidente di Assolombarda Diana Bracco affidato un progetto speciale per ricerca e innovazione, e rappresentanza Confindustria per l'Expo 2015. Angelos Papadimitriou designato presidente del comitato tecnico per le multinazionali, Luca Garavoglia quello per le riforme fiscali. All'ad dell'Eni, Paolo Scaroni, la delega per i nuovi scenari mondiali, mentre Ettore Artioli, già responsabile del Mezzogiorno, ha ottenuto il coordinamento al Cnel. Di diritto entrati nella squadra Giuseppe Morandini, leader della Piccola industria, e il numero uno dei giovani imprenditori, che sarà eletto domani: im ballottaggio Cleto Sagripanti e Federica Guidi.”




Leggi l’articolo su “Repubblica” (23/04/2008)

“È il giorno della "squadra" per la Confindustria targata Bergamo: il presidente designato, Emma Marcegaglia, presenta infatti lo staff con cui dovrà gestire la complessa macchina confindustriale in un momento certamente particolare per la vita sociale ed economica del Paese. Alla difficile congiuntura economica si somma, infatti, un nuovo Parlamento ed un nuovo Governo con cui Confindustria dovrà confrontarsi. Per la Marcegaglia è arrivata una maggioranza "bulgara": la giunta di Viale dell’Astronomia ha approvato la sua squadra e il programma con 103 sì su 105 votanti. Due sono stati i voti contrari e nessuno si è astenuto. E non mancano le novità di rilievo: nella nuova squadra dei vicepresidenti della Confindustria, presentata oggi alla giunta dal presidente designato Emma Marcegaglia, c’è l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni. A Scaroni è stata assegnata la delega per le dinamiche dei nuovi scenari mondiali.”



Leggi l’articolo su “La Stampa” (23/04/2008)

venerdì 2 maggio 2008

Scaroni: bisogna puntare su tecnologie e nuovi approcci culturali

Paolo Scaroni, ospite all'International Energy Business Forum, ha dichiarato che i fattori chiave su cui devono puntare le società energetiche sono innovazione tecnologica e nuovi approcci culturali.


“Tecnolgia all'avanguardia e cambio di approccio culturale: sono questi i due fattori chiave su cui devono puntare le societa' energetiche internazionali se vogliono sopravvivere in un settore in profondo cambiamento. Questa la posizione espressa da Paolo Scaroni, ad di Eni, nel suo intervento all'International Energy Business Forum, un appuntamento che rientra nel quadro dell'International Energy Forum di Roma. "Negli anni Settanta - ha spiegato il manager - le compagnie internazionali controllavano quasi il 75% delle riserve globali e l'80% della produzione. Ora controllano solo il 6% delle riserve di petrolio e il 20% di quelle di gas mentre per la produzione le percentuali sono, rispettivamente, del 24% del 35%. Il resto e' nelle mani delle compagnie nazionali". Per sopravvivere al drastico cambiamento di scenario molto più' favorevole alle compagnia nazionali dei Paesi produttori, le compagnie internazionali devono "profondamente ripensare il loro modello di business" e cercare nuovi modi per "aggiungere valore" grazie alla tecnologia e a un nuovo approccio culturale. Il primo dei due fattori, ha spiegato Scaroni, puo' rappresentare "un vero vantaggio competitivo" perche' determinante nell'estrazione delle risorse situate nelle acque profonde e ultra-profonde e per portare a compimento i progetti di Lng (gas naturale liquefatto) particolarmente impegnativi, cosi' come per i greggi non convenzionali. Ma puo' essere importante anche nei campi di petrolio cosiddetto "facile" giunti a maturita' e che "le compagnie straniere potrebbero rivitalizzare" grazie alle loro capacita' tecnologiche.”



Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (20/04/2008)