mercoledì 7 gennaio 2009

Scaroni. Incontro al vertice Eni per la crisi russo-ucraina

L’Italia ricorre al gas per soddisfare il 37,6% del proprio fabbisogno energetico, contro il 42,3% del petrolio. Il 30% di quanto necessario è assicurato dalla Russia, che risulta il secondo nostro fornitore dopo l’Algeria. La crisi tra Ucraina e Russia ha messo quindi in allarme anche il sempre ottimista Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, tanto che il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, ha partecipato al vertice Eni per valutare l’aggravarsi della situazione. Le forniture di gas russo che arrivano in Italia dal gasdotto Tag erano solo il 10% di quello che normalmente arriva al nostro paese. Paolo Scaroni rimane comunque ottimista, stando alle dichiarazioni rilasciate a conclusione della riunione: "Possiamo guardare alla crisi in corso tra Russia e Ucraina e alle sue ripercussioni nelle prossime settimane sulla sicurezza energetica dell'Italia con serenità, sempre sperando che la disputa venga risolta a breve". Grazie alla politica di diversificazione degli approvvigionamenti e di potenziamento degli stoccaggi, infatti, l’Italia possiede "una sicurezza in linea e anche migliore di quella degli altri Paesi europei".