sabato 31 marzo 2012

Paolo Scaroni sulla modifica all’Art. 18: “un grande passo avanti”


Paolo Scaroni, l’amministratore delegato di Eni, intervistato dal Financial Times, ha sostenuto che, l’articolo 18 è storicamente un argomento sensibile per il paese e i suoi lavoratori. Diversamente da Confindustria ha anche affermato che la modifica  “forse non è al cento per cento quella che ci attendevamo ma è un grande passo avanti, non un passo indietro”. Proseguendo nell’intervista l’amministratore delegato ha anche spiegato che pur non essendo questa la soluzione definitiva in termini di competitività, sarà di grande aiuto nel raggiungere gli standard dell’Europa continentale.

lunedì 26 marzo 2012

Per Eni nuovo e importante successo in Mozambico

Eni, la società guidata da Paolo Scaroni, annuncia una nuova scoperta giant di gas naturale nell' Area 4 dell' offshore del Mozambico, effettuata nel prospetto esplorativo Mamba Nord Est 1.

I risultati del pozzo, perforato nella parte orientale dell'Area 4, sono di particolare importanza in quanto incrementano di almeno 283 miliardi di metri cubi (10 trillion cubic feet, tcf) il potenziale delle risorse dell'Area 4, dei quali 226 miliardi di metri cubi (8 tcf) in nuove strutture di pertinenza esclusiva dell'area stessa.
La nuova scoperta aumenta ulteriormente il potenziale complessivo dell' Area 4, valutato attualmente in almeno 1.133 miliardi di metri cubi di gas in posto (40 tcf).

Mamba Nord Est 1 e' stato perforato in 1.848 metri di acqua e ha raggiunto la profondità complessiva di 4.560 metri. Il pozzo e' localizzato 15 chilometri a nord est di Mamba Sud 1, 12 chilometri a sud est di Mamba Nord 1 e a circa 50 chilometri dalla costa di Capo Delgado .

Mamba Nord Est 1 ha incontrato 240 metri di mineralizzazione a gas in reservoir multipli di età oligocenica ed eocenica di ottima qualità e ha provato l'esistenza di continuità e comunicazione idraulica tra i reservoir dei pozzi Mamba Nord 1 e Mamba Sud 1.

Durante il 2012 Eni ha in programma la perforazione di almeno altri 4 pozzi in strutture adiacenti per completare l'accertamento del potenziale addizionale del complesso esplorativo Mamba dell'Area 4.

Eni e' operatore nell'Area 4 con 70 percento di quota. Gli altri partner della Joint venture sono Galp Energia (10%), KOGAS (10%) and ENH (10%, portata in fase esplorativa).

giovedì 22 marzo 2012

Eni lancia le nuove Eni station

"Parte oggi eni station , un nuovo modo di concepire la stazione di servizio: non più soltanto il luogo dove fare rifornimento di carburante, ma un "mondo" aperto 24 ore su 24, sette giorni alla settimana, con un'offerta completa di prodotti, servizi e soluzioni pensate per semplificare la vita e soddisfare le diverse esigenze dei propri clienti.

In linea con i cambiamenti introdotti dalle recenti liberalizzazioni, eni lancia una serie di nuove iniziative che riguardano sia l'offerta di carburanti sia i prodotti e i servizi non-oil. Cambia così la filosofia delle 4.500 stazioni di servizio presenti in Italia, in fase di rinnovamento per l'imponente piano di restyling e rebranding dal marchio agip a eni. E la società guidata da Paolo Scaroni lo comunica ai consumatori italiani con una nuova campagna di comunicazione, on air da oggi.

Prodotti e servizi, di cui si arricchiranno nei prossimi mesi le eni station , saranno oggetto di una serie di campagne specifiche, tutte coerenti con il nuovo linguaggio di comunicazione che porta la firma eni station, un mondo che si muove con te. L'impegno del leader di mercato è offrire una rete di stazioni in continua evoluzione, che accompagni il consumatore di oggi e sappia anticipare le esigenze di domani.

L'eni station intende infatti posizionarsi comela migliore scelta possibile in quanto coniuga l'efficienza e l'innovazione di una rete moderna e funzionale con l'accoglienza e la vicinanza ai clienti: valori che da sempre caratterizzano le stazioni di servizio del Cane a sei zampe in ottantacinque anni di storia sulle strade e autostrade italiane.

L' eni station vuole eccellere rispetto ai migliori standard europei, con prodotti innovativi frutto della ricerca eni; con livelli di automazione d'avanguardia per agevolare e velocizzare il self service e i pagamenti; con un servizio cortese e accogliente per quanti preferiscono rimanere in auto o desiderano fare una pausa con i servizi di ristorazione e lavaggio: il tutto nell'ambito di un sistema di fidelizzazione, imperniato sul programma you&eni, sempre più dinamico, innovativo e vantaggioso." (da Comunicato stampa Eni)

venerdì 16 marzo 2012

Paolo Scaroni annuncia il Piano Strategico 2012-2015

Paolo Scaroni ha presentato ieri alla comunità finanziaria il Piano Strategico 2012- 2015 di Eni.

Eni conferma nel nuovo piano un'elevata crescita della produzione di idrocarburi con un forte contributo derivante dai successi esplorativi, il rafforzamento della leadership nel mercato del gas italiano ed europeo, un ambizioso programma di riduzione dei costi mirato al recupero di redditività nella R&M e una ristrutturazione della chimica finalizzata al ritorno a risultati positivi.

Exploration & Production

Eni conferma la propria strategia di crescita della produzione di idrocarburi con un tasso di incremento medio annuo di oltre il 3% nel periodo 2012- 2015, in uno scenario di prezzi del petrolio più elevati rispetto al piano precedente (90 $/bbl per 2012 e 2013 e 85 $/bbl nel 2014 e 2015).

La strategia di crescita è basata su programmi di sviluppo per linee interne, sostenuta soprattutto dal contributo proveniente da cinque aree chiave, quali Russia (penisola di Yamal), mare di Barents, Kazakhstan, Venezuela e la regione dell'Africa sub-sahariana, oltreché sul rapido recupero della produzione libica a livelli ante crisi.

Alla fine del quadriennio, il contributo di produzione dei principali progetti in start up sarà pari a 700.000 barili di olio equivalente al giorno, l'80% dei quali deriverà da progetti giant, caratterizzati da un plateau produttivo costante e duraturo nel tempo.

Oltre l'orizzonte di piano, la crescita sarà garantita da ulteriori fasi di sviluppo di giant esistenti e nuovi start up, tra i quali lo sviluppo completo dei progetti di Junin 5 e Perla in Venezuela, Skrugard-Havis nel Mare di Barents e lo start-up del progetto in Mozambico. Il rilevante portafoglio di progetti di sviluppo consente di prevedere una crescita di circa il 3% medio annuo tra il 2015 e il 2021.

Gas & Power

Eni ha concluso le rinegoziazioni contrattuali con i principali fornitori, Sonatrach e Gazprom, migliorando i propri costi di approvvigionamento e la propria flessibilità contrattuale.

Lo scenario del mercato del gas europeo sarà difficile nel breve periodo e il prezzo del gas spot rimarrà a sconto rispetto a quello dei contratti oil linked, determinando una continua pressione competitiva sul mercato.

La situazione è attesa in graduale recupero nel medio e lungo termine: l'incremento della domanda, guidata dalla ripresa economica e dall'aumento dei consumi di gas per carburanti insieme alla diminuzione strutturale dell'offerta, contribuiranno al miglioramento dello scenario del gas in Europa.

Il portafoglio diversificato dei contratti di approvvigionamento di Eni rappresenta un forte vantaggio competitivo al fine di affrontare le difficoltà dello scenario di breve periodo e cogliere le opportunità di profitti nel medio/lungo termine.
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Il target al 2015 è quello di aumentare le vendite in Europa ai clienti business del 18% e quelle ai clienti retail del 28%.

Refining & Marketing

La domanda di prodotti sarà stabile o in declino nell'arco del piano a causa della persistente sovraccapacità di raffinazione nel mondo e in particolare nel bacino Mediterraneo.

Nella raffinazione, Eni intende incrementare la flessibilità degli impianti ottimizzando i cicli produttivi, riducendo i costi e valorizzando le tecnologie proprietarie. L'avvio dell'impianto con tecnologia EST nella raffineria di Sannazzaro è atteso per la fine del 2012.

Nel marketing, Eni migliorerà i risultati grazie a nuovi prodotti premium, al re-branding del network di distribuzione, alla completa automazione di alcune stazioni di servizio e all'espansione delle attività non-oil.

Il target al 2015 è di un miglioramento dell'EBIT di 550 milioni di euro.

Chimica

Lo scenario europeo della chimica di base è caratterizzato da una crescente pressione sui prezzi. La strategia di Eni prevede la rifocalizzazione su prodotti a maggior valore aggiunto, con un target di crescita delle vendite in questo ambito del 50%, e investimenti nella riconversione di alcuni impianti, come il progetto Matrica, in joint venture con Novamont, che prevede la realizzazione a Porto Torres di un impianto di prodotti bio-chimici tra i più grandi al mondo.
Eni si impegnerà inoltre nell'espansione delle attività in mercati emergenti attraverso partnership strategiche e continuerà a promuovere iniziative di miglioramento dell'efficienza di impianti e processi.

Il miglioramento atteso dell'EBIT è di oltre €400 milioni nel 2015.

Piano di investimenti e programma di efficienza

Eni prevede investimenti per 59,6 miliardi di euro nel quadriennio 2012- 2015. Oltre il 75% sarà destinato alle attività upstream, in particolare allo sviluppo di progetti quali Zubair, Junin 5, Perla, Goliat e Kashagan, che sosterranno la crescita produttiva nell'arco del piano e negli anni a seguire.
Sul fronte dell'efficienza, Eni rilancia gli obiettivi di riduzione dei costi. Nel quadriennio verranno realizzati risparmi di 1,6 miliardi di euro che, sommati ai risultati conseguiti dal 2004 a oggi, porteranno a un risparmio totale di 5 miliardi di euro. Questo obiettivo sarà conseguito attraverso l'ottimizzazione del sistema di approvvigionamento, razionalizzazioni nella logistica e nel downstream e maggiore efficienza in termini di forza lavoro. Gli obiettivi del piano strategico non tengono in considerazione gli impatti di un deconsolidamento di Snam, che avverrà nell'arco di piano, in quanto i tempi e le modalità di separazione non sono ancora definiti.

giovedì 15 marzo 2012

Eni: il CdA delibera emissione obbligazionaria

Il Consiglio di Amministrazione Eni, riunitosi questa mattina, ha deliberato l'emissione di uno o più prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un ammontare complessivo fino a 3 miliardi di euro o equivalente in altra valuta, da emettersi in una o più tranche entro il 15 marzo 2013.
Le emissioni perseguono l'obiettivo di mantenere una struttura finanziaria equilibrata per quanto attiene il rapporto fra indebitamento a breve e a medio-lungo termine di Eni.
I prestiti potranno essere quotati presso uno o più mercati regolamentati.

martedì 6 marzo 2012

Eni: perforato pozzo di delineazione del giacimento di Skrugard

Eni, il gruppo guidato da Paolo Scaroni, ha perforato con successo il pozzo di delineazione del giacimento a olio e gas di Skrugard, situato nella licenza PL 532, nel Mare di Barents, a circa 200 km dalla costa norvegese.

Il pozzo, realizzato con l'obiettivo di confermare l'estensione del giacimento di Skrugard nella sua porzione centrale, è stato perforato in 388 metri d'acqua a circa 3 chilometri dal pozzo di scoperta Skrugard-1 e ha raggiunto la profondità di 1.740 metri, incontrando nella roccia serbatoio di età Giurassica una colonna di gas di 25 metri e di olio di 48 metri. Sul pozzo e' stata condotta un'intensa campagna di acquisizione dati che ha consentito di evidenziare le eccellenti caratteristiche della roccia serbatoio.

Secondo le attuali valutazioni, l'intera struttura di Skrugard contiene almeno 250 milioni di barili di olio recuperabile e circa 10 miliardi di metri cubi di gas. Insieme al giacimento di Havis, scoperto agli inizi di quest'anno a soli 7 chilometri di distanza a sud ovest di Skrugard, nella medesima licenza PL532, le riserve di olio accertate come recuperabili superano ora i 500 milioni di barili. Queste riserve consentono ai partner della licenza di potere già realizzare un efficiente piano di sviluppo per una loro rapida messa in produzione.

Per la fine di quest'anno è previsto l'inizio di una nuova campagna esplorativa nella licenza PL532, che porterà alla perforazione di nuovi pozzi con l'obiettivo di accertare volumi aggiuntivi di idrocarburi, in seguito collegabili all'Hub di produzione.

Eni detiene la partecipazione del 30% nei giacimenti di Skrugard ed Havis; gli altri partner sono Statoil (50%, operatore) e Petoro (20%).

Nel corso dell'anno, inoltre, Eni avvierà un'ulteriore campagna esplorativa nel Mare di Barents, come operatore, con la perforazione del pozzo Salina nella licenza PL 533 e del pozzo Bønna nella licenza PL 529, e in autunno avvierà la perforazione di 22 pozzi di produzione del progetto Goliat.

Eni e' la sola compagnia, insieme a Statoil, ad essere presente nelle tre scoperte a olio commerciali nel mare di Barents; con i giacimenti di Goliat, Skrugard e Havis Eni raggiunge una prospettiva di 30 anni di attività nell'area, che si configura come la nuova ed emergente provincia petrolifera sulla piattaforma continentale norvegese.
Utilizzando tecnologie proprietarie e competenze geoscientifiche di eccellenza Eni opera da 20 anni nel Mare di Barents, dove e' stata pioniera assieme a Statoil dell'esplorazione petrolifera . Il gruppo guidato da Paolo Scaroni è presente in Norvegia dal 1965, dove oggi produce circa 135.000 barili di olio equivalente al giorno.

venerdì 2 marzo 2012

Paolo Scaroni al Cera Week 2012

Eni, la sociatà guidata da Paolo Scaroni, è partner del Cera Week 2012 che si svolge a Houston, Texas, dal 5 al 9 marzo. L’incontro internazionale – che coinvolge oltre trecento esperti del settore energetico – vuole indagare il tema del futuro dell’energia, nel pieno della grande crisi economica e delle incertezze che ne derivano sui mercati globali. Tra le questioni in discussione, le crescenti tensioni con l’Iran e l’impatto della crescita dei prezzi sulla ripresa economica; l’apertura del continente Artico; la competizione tra il gas naturale e l’elettricità nel trasporto. Nell’ambito degli incontri è intervenuto l’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni
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giovedì 1 marzo 2012

Eni: raggiunto accordo con Gazprom sui contratti di fornitura gas

Paolo Scaroni, l'Amministratore Delegato di Eni, eAlexy Miller, il Presidente del Management Commettee di Gazprom, si sono incontrati oggi presso la sede di Gazprom e hanno esaminato la situazione attuale e le prospettive di sviluppo della collaborazione nel settore energetico, focalizzandosi sulle condizioni di fornitura del gas russo all'Italia e sull'implementazione del progetto South Stream.

Le parti hanno raggiunto un accordo sulla revisione dei contratti di fornitura gas tra Eni e Gazprom.
L'accordo rappresenta un'importante tappa nella partnership strategica che lega Eni e Gazprom da oltre quarant'anni. Le due compagnie consolidano così la loro relazione commerciale contribuendo alla competitività del gas russo in Europa e al rafforzamento della sicurezza negli approvvigionamenti.

Le parti hanno anche discusso dell'implementazione del piano per l'avvio della costruzione del gasdotto South Stream entro dicembre 2012, evidenziando come l'avanzamento del progetto stia avvenendo secondo il programma concordato. È stata anche discussa la preparazione della documentazione per l'adozione della Final Investment Decision (FID) sul tratto offshore del progetto South Stream entro novembre di quest'anno.