venerdì 16 marzo 2012

Paolo Scaroni annuncia il Piano Strategico 2012-2015

Paolo Scaroni ha presentato ieri alla comunità finanziaria il Piano Strategico 2012- 2015 di Eni.

Eni conferma nel nuovo piano un'elevata crescita della produzione di idrocarburi con un forte contributo derivante dai successi esplorativi, il rafforzamento della leadership nel mercato del gas italiano ed europeo, un ambizioso programma di riduzione dei costi mirato al recupero di redditività nella R&M e una ristrutturazione della chimica finalizzata al ritorno a risultati positivi.

Exploration & Production

Eni conferma la propria strategia di crescita della produzione di idrocarburi con un tasso di incremento medio annuo di oltre il 3% nel periodo 2012- 2015, in uno scenario di prezzi del petrolio più elevati rispetto al piano precedente (90 $/bbl per 2012 e 2013 e 85 $/bbl nel 2014 e 2015).

La strategia di crescita è basata su programmi di sviluppo per linee interne, sostenuta soprattutto dal contributo proveniente da cinque aree chiave, quali Russia (penisola di Yamal), mare di Barents, Kazakhstan, Venezuela e la regione dell'Africa sub-sahariana, oltreché sul rapido recupero della produzione libica a livelli ante crisi.

Alla fine del quadriennio, il contributo di produzione dei principali progetti in start up sarà pari a 700.000 barili di olio equivalente al giorno, l'80% dei quali deriverà da progetti giant, caratterizzati da un plateau produttivo costante e duraturo nel tempo.

Oltre l'orizzonte di piano, la crescita sarà garantita da ulteriori fasi di sviluppo di giant esistenti e nuovi start up, tra i quali lo sviluppo completo dei progetti di Junin 5 e Perla in Venezuela, Skrugard-Havis nel Mare di Barents e lo start-up del progetto in Mozambico. Il rilevante portafoglio di progetti di sviluppo consente di prevedere una crescita di circa il 3% medio annuo tra il 2015 e il 2021.

Gas & Power

Eni ha concluso le rinegoziazioni contrattuali con i principali fornitori, Sonatrach e Gazprom, migliorando i propri costi di approvvigionamento e la propria flessibilità contrattuale.

Lo scenario del mercato del gas europeo sarà difficile nel breve periodo e il prezzo del gas spot rimarrà a sconto rispetto a quello dei contratti oil linked, determinando una continua pressione competitiva sul mercato.

La situazione è attesa in graduale recupero nel medio e lungo termine: l'incremento della domanda, guidata dalla ripresa economica e dall'aumento dei consumi di gas per carburanti insieme alla diminuzione strutturale dell'offerta, contribuiranno al miglioramento dello scenario del gas in Europa.

Il portafoglio diversificato dei contratti di approvvigionamento di Eni rappresenta un forte vantaggio competitivo al fine di affrontare le difficoltà dello scenario di breve periodo e cogliere le opportunità di profitti nel medio/lungo termine.
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Il target al 2015 è quello di aumentare le vendite in Europa ai clienti business del 18% e quelle ai clienti retail del 28%.

Refining & Marketing

La domanda di prodotti sarà stabile o in declino nell'arco del piano a causa della persistente sovraccapacità di raffinazione nel mondo e in particolare nel bacino Mediterraneo.

Nella raffinazione, Eni intende incrementare la flessibilità degli impianti ottimizzando i cicli produttivi, riducendo i costi e valorizzando le tecnologie proprietarie. L'avvio dell'impianto con tecnologia EST nella raffineria di Sannazzaro è atteso per la fine del 2012.

Nel marketing, Eni migliorerà i risultati grazie a nuovi prodotti premium, al re-branding del network di distribuzione, alla completa automazione di alcune stazioni di servizio e all'espansione delle attività non-oil.

Il target al 2015 è di un miglioramento dell'EBIT di 550 milioni di euro.

Chimica

Lo scenario europeo della chimica di base è caratterizzato da una crescente pressione sui prezzi. La strategia di Eni prevede la rifocalizzazione su prodotti a maggior valore aggiunto, con un target di crescita delle vendite in questo ambito del 50%, e investimenti nella riconversione di alcuni impianti, come il progetto Matrica, in joint venture con Novamont, che prevede la realizzazione a Porto Torres di un impianto di prodotti bio-chimici tra i più grandi al mondo.
Eni si impegnerà inoltre nell'espansione delle attività in mercati emergenti attraverso partnership strategiche e continuerà a promuovere iniziative di miglioramento dell'efficienza di impianti e processi.

Il miglioramento atteso dell'EBIT è di oltre €400 milioni nel 2015.

Piano di investimenti e programma di efficienza

Eni prevede investimenti per 59,6 miliardi di euro nel quadriennio 2012- 2015. Oltre il 75% sarà destinato alle attività upstream, in particolare allo sviluppo di progetti quali Zubair, Junin 5, Perla, Goliat e Kashagan, che sosterranno la crescita produttiva nell'arco del piano e negli anni a seguire.
Sul fronte dell'efficienza, Eni rilancia gli obiettivi di riduzione dei costi. Nel quadriennio verranno realizzati risparmi di 1,6 miliardi di euro che, sommati ai risultati conseguiti dal 2004 a oggi, porteranno a un risparmio totale di 5 miliardi di euro. Questo obiettivo sarà conseguito attraverso l'ottimizzazione del sistema di approvvigionamento, razionalizzazioni nella logistica e nel downstream e maggiore efficienza in termini di forza lavoro. Gli obiettivi del piano strategico non tengono in considerazione gli impatti di un deconsolidamento di Snam, che avverrà nell'arco di piano, in quanto i tempi e le modalità di separazione non sono ancora definiti.