venerdì 26 ottobre 2007

Eni: Scaroni, Mattei e l’accordo in Libia

Paolo Scaroni commenta con entusiasmo l'accordo siglato in Libia ricordando la lezione del fondatore Enrico Mattei.

“«Il tema della Libia per me torna all’Eni quasi storicamente — spiega l’amministratore delegato del cane a sei zampe, che martedì ha firmato con la compagnia di Stato Noc un maxiaccordo strategico da 28 miliardi di dollari per consolidare la presenza del gruppo italiano — . Si tratta del secondo paese, dopo l’Egitto, nel processo di espansione dell’Eni avviato da Enrico Mattei. Le nostre strategie si ispirano spesso ai suoi insegnamenti e ai suoi principi. Ogni volta mi ripeto che il petrolio non è nostro, ma dei paesi che lo producono. Quindi per realizzare intese proficue bisogna essere in sintonia con gli interessi e le finalità degli Stati dove operiamo, oltre che naturalmente con quelli dei nostri azionisti. Così l’Eni continua ad avere un approccio un po’ "terzomondista" che si rifà alla lezione di Mattei»”




Leggi l’articolo su “Repubblica” (22/10/2007)

“ «La Libia - ha detto Scaroni - è di gran lunga il Paese per noi più importante, anche di Kashaghan e noi lo siamo altrettanto per loro. Siamo presenti dal 1959 e siamo oggi il maggior operatore straniero nel Paese con una produzione media giornaliera di oltre 550mila barili di olio equivalente di cui 250mila di nostra spettanza»"




Leggi l’articolo su “Alice News” (16/10/2007)

“L'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni ha sottolineato, nel corso della cerimonia per la firma avvenuta a Tripoli nella sede della Noc, le positive ricadute nel settore del gas e anche i progetti sociali in cui il gruppo italiano e' impegnato in Libia nei settori della formazione, della sanita' e dell'archeologia: «Dove operiamo dobbiamo anche dare»"



Leggi l’articolo su “TgFin” (16/10/2007)

mercoledì 10 ottobre 2007

Eni e Kazakistan verso un clima favorevole

L’ad di Eni si dichiara fiducioso riguardo gli esiti della trattativa .

“Vedo la voglia di arrivare a una soluzione anche se la trattativa è articolata e di non facilissima soluzione”. In questa frase dell’ad di Eni Paolo Scaroni è sintetizzato il senso di questa giornata di consultazioni ai massimi livelli tra l’Italia e il Kazakistan. Il negoziato, ha aggiunto Scaroni, “è appena iniziato. Abbiamo ricevuto le richieste del Governo kazako venerdì e dobbiamo esaminarle all’interno del consorzio”



Leggi l’articolo su “Finanzablog” (08/10/2007)


“Non mi attendo - ha detto - un negoziato particolarmente rapido, sono trattative complesse e articolate, ma c'è il desiderio di raggiungere una soluzione e la visita di Prodi è stata l'occasione per creare un clima favorevole". "La fine dell'anno - ha concluso Scaroni - mi sembra una data ragionevole" per chiudere l'accordo col governo kasako per lo sfruttamento del giacimento di Kashagan.”



Leggi l’articolo su “Affari Italiani” (08/10/2007)

lunedì 8 ottobre 2007

Eni: incontro tra l'amministratore delegato Paolo Scaroni, il primo ministro kazako e il ministro dell’Energia

L'incontro, che si inserisce nel quadro della visita della delegazione Eni nel paese centro-asiatico in occasione della visita del Presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, è stato cordiale e costruttivo.


San Donato Milanese (MI) 8 ottobre 2007 - L'Amministratore Delegato di Eni Paolo Scaroni ha incontrato oggi ad Astana, in Kazakhstan, il primo ministro kazako Karim Masimov e il ministro dell'Energia Sauat Mynbayev.

L'incontro, che si inserisce nel quadro della visita della delegazione Eni nel paese centro-asiatico in occasione della visita del Presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, è stato cordiale e costruttivo.

L'incontro ha costituito l'occasione per discutere sulle questioni inerenti la presenza di Eni nel settore E&P del Kazakhstan e commentare gli ultimi sviluppi della vicenda del giacimento di Kashagan, di cui l'azienda è l'operatore nell'ambito del consorzio KCO, titolare del progetto esplorativo.

martedì 2 ottobre 2007

Eni: nuovo traguardo nell’impegno per l’ambiente

Il Tempo - 28 Settembre 2007

Il gruppo conferma, con un ulteriore riconoscimento, il suo ruolo nella tutela dell’ambiente.

"ENI, dopo i recenti ingressi nei prestigiosi Dow Jones Sustainability World Index e FTSE4Good Index, entra nel Climate Disclosure Leadership Index, l'indice pubblicato ieri dal Carbon Disclosure Project nel quinto rapporto FT500 sull'approccio delle aziende ai cambiamenti climatici. «Sono particolarmente soddisfatto per il nuovo importante traguardo conseguito», ha dichiarato l'amministratore delegato, Paolo Scaroni."



Leggi l’articolo su “Il Tempo” (28/09/2007)