mercoledì 30 luglio 2008

Scaroni: contributo volontario contro caro greggio

Paolo Scaroni proporrà al prossimo Cda, previsto il 30 luglio, un contributo volontario di 200 milioni di euro al fondo di solidarieta', istituito dal ministro dell'Economia nell'ambito della manovra finanziaria 2008.


L'AD di Eni Paolo Scaroni proporrà al prossimo cda del 30 luglio il versamento di un contributo volontario di 200 milioni di euro al fondo di solidarietà istituito dal decreto legge del 25 giugno scorso nell'ambito della manovra finanziaria del governo. "Il contributo sarà impiegato per l'erogazione di aiuti eccezionali in presenza di situazioni di particolare necessità, di natura alimentare ed energetica, dei cittadini italiani", ha detto il manager a margine di un convegno. Scaroni ha poi sottolineato che "si tratta di una liberalità una tantum". Il contributo di Eni punta a dare un contributo alle famiglie italiane alla luce dei prezzi record raggiunti dalle materie prime (petrolio e gas) che stanno avendo effetti pesanti sui consumatori.”



Leggi l’articolo su “Reuters Italia” (07/07/2008)

Eni: nucleare in Medio Oriente

Eni sta considerando di realizzare alcuni impianti di energia nucleare per il Medio Oriente. Scaroni ha aggiunto che Egitto e Algeria sono tra i possibili candidati.


“I due colossi energetici Total ed Eni intendono offrire il loro aiuto per costruire delle centrali nucleari in Medio Oriente, in modo da trovarsi poi in una posizione più forte per trattative in progetti che rigardino il petrolio e il gas. Lo riferisce il Financial Times, che cita gli amministratori delegati delle due società. Secondo l'articolo, la francese Total spera di riuscire ad assicurarsi, come risultato, migliori condizioni e accesso all'industria del petrolio e del gas dei paesi e anche Eni sta pensando di seguire questa strada.”

Leggi l’articolo su “Reuters Italia” (09/07/2008)



“Eni e la francese Total, ciascuna per suo conto, stanno considerando la possibilità di realizzare impianti nucleari per i paesi del Medio oriente. Lo rivela il Financial Times, in un lungo articolo d'apertura in cui si cita l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni e quello di Total, Christophe de Margerie. Secondo il Ft la scelta di Total e Eni segnerebbe «un controverso cambiamento in un'industria estromessa da molti dei principali giacimenti di gas e petrolio». «Total - rivela de Margerie al giornale britannico - intende collaborare alla costruzione di impianti nucleari, per negoziare condizioni più favorevoli e l'accesso all'industria del petrolio e del gas con paesi con cui abbiamo relazioni da lungo tempo». Scaroni, scrive il Ft, «sta pensando di seguire l'esempio di Total» e considera «Egitto e Algeria come possibili candidati».”



Leggi l’articolo su “Il Sole 24 Ore” (09/07/2008)

venerdì 25 luglio 2008

Scaroni: costituito il Solar Frontiers Center

Paolo Scaroni ha annunciato la costituzione del Solar Frontiers Center presso il Massachusetts Institute of Technology. Il centro nasce per promuovere la ricerca multi disciplinare nelle tecnologie solari di prossima generazione.


“Il Gruppo Eni punta sempre di piu' sulla ricerca nel campo dell'energia solare: l'AD del Gruppo Paolo Scaroni ha annunciato la costituzione dell'Eni Solar Frontiers Center presso il Massachusetts Institute of Technology. E' il risultato dell'accordo firmato a febbraio fra Eni e Mit per una partnership strategica sulla ricerca di frontiera nel solare. "E' una scommessa da 50 mln di dollari - ha detto Scaroni - siamo convinti che lo sviluppo del solare sia legato alla sostituzione dell'attuale tecnologia basata sul silicio con materiali che raccolgano l'energia solare in modo piu' efficiente e meno costoso". Il nuovo centro punta quindi a promuovere e accelerare la ricerca multidisciplinare nelle tecnologie solari di prossima generazione, tra cui le nano tecnologie, i materiali avanzati e la produzione di idrogeno attraverso l'energia solare. L'annuncio e' stato fatto in occasione di un seminario al Politecnico di Milano dal titolo 'Global Energy Challenges and Solutions', a cui partecipano ricercatori di Eni, Mit e dello stesso Politecnico.”



Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (07/07/2008)

giovedì 24 luglio 2008

Eni: avviata la separazione funzionale per le società gas

Eni ha avviato la separazione funzionale per le società controllate che gestiscono le attività infrastrutturali nel settore gas, come previsto da una delibera dell’Autorità per l’energia.


“Eni ha avviato il processo di attuazione dei principi di separazione funzionale previsti dall'Autorita' per l'energia elettrica e il gas (AEEG). Tale processo - si legge in una nota - riguarda le societa' del gruppo che gestiscono le attivita' infrastrutturali nel settore del gas oggetto di regolazione (trasporto, distribuzione, stoccaggio e GNL) che, a livello organizzativo, sono state separate funzionalmente dalle attivita' di produzione e vendita. Il 27 giugno 2008, su indicazione di Eni, i Consigli di Amministrazione di Snam Rete Gas, Italgas e Stogit hanno individuato nella persona dell'Amministratore delegato il gestore indipendente, previsto dalla delibera 11/07, e deliberato la modifica degli statuti con l'inserimento di clausole relative agli obiettivi di neutralita', non discriminazione ed efficienza nella gestione delle infrastrutture e delle informazioni commercialmente sensibili. Tali modifiche sono gia' state approvate dalle assemblee di Italgas e Stogit il 30 giugno scorso. Il processo proseguira' in coerenza con gli sviluppi del quadro regolatorio in materia e nei i tempi e con le modalita' che saranno indicate dalla stessa AEEG nelle linee guida che verranno pubblicate nei prossimi mesi.”




Leggi l’articolo su “Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale” (03/07/2008)

lunedì 21 luglio 2008

Eni: rinnovato accordo Petrobras

Paolo Scaroni ha firmato con Jose' Sergio Gabrielli, Presidente di Petrobras, il rinnovo del Memorandum of Understanding per la valutazione congiunta di iniziative integrate upstream-downstream, siglato nel 2007.


“Dopo una partenza debole trova la forza per accelerare Eni. I titoli del Cane a sei zampe avanzano al momento dello 0,86% a 23,53 euro. A sostenere i corsi azionari contribuisce il rinnovo del Memorandum of Understanding firmato a Madrid dall’Ad Paolo Scaroni con il presidente di Petrobras, Jose' Sergio Gabrielli, per la valutazione congiunta di iniziative integrate upstream-downstream. Attraverso questo accordo, che peraltro è un rinnovo di quello precedente firmato nel 2007, Eni e Petrobras confermano la volontà di rafforzare i rapporti di collaborazione attraverso un'ulteriore intesa che rinnova e amplia la partnership tra le due società. Tra i punti salienti, così come fanno sapere i vertici del gigante italiano, vi è "la valutazione di progetti congiunti per la produzione e raffinazione di petrolio”. Il Cane a sei zampe metterà a disposizione di Petrobras la tecnologia Est (Eni Slurry Technology) per la conversione dei residui e dei greggi pesanti tipici dell'upstream brasiliano. La collaborazione prevede inoltre la realizzazione di studi congiunti di fattibilità per la produzione e la commercializzazione di biocarburanti, in Brasile e in paesi terzi, dedicando particolare attenzione “all'esame della sostenibilità sociale e ambientale dei progetti".



Leggi l’articolo su “Milano Finanza”” (02/07/2008)

venerdì 18 luglio 2008

Scaroni: più infrastrutture per tariffe più basse

Paolo Scaroni ha dichiarato che un maggiore investimento in infrastrutture energetiche, porterebbe ad una riduzione delle tariffe per i consumatori.


“L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ha invitato ad investire in infrastrutture per rendere l’Italia piu’ sicura negli approvvigionamenti, ma anche per arrivare ad avere tariffe piu’ basse per i consumatori. Per il manager dell’Eni, intervenuto ad un convegno del Gruppo lombardo della Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro, “le infrastrutture, in materia energetica sono indispensabili anche per la nostra sicurezza. Piu’ infrastrutture energetiche realizziamo (gasdotti, rigassificatori, eccetera), piu’ ci affranchiamo dalla dipendenza nei confronti dei paesi produttori: rifornirci da piu’ produttori - ha spiegato l’ad dell’Eni - significa non solo aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti, ma anche avere prezzi piu’ bassi, perche’ creiamo piu’ concorrenza e piu’ mercato”. Piu’ in generale, ha concluso Scaroni, “lo sviluppo infrastrutturale non e’ un optinal, e’ una necessita’” e si e’ detto soddisfatto dell’accordo sulla Tav che da’ il via libera al progetto della Torino-Lione.”



Leggi l’articolo su “Agenzia Giornalistica Italiana” (30/06/2008)

giovedì 17 luglio 2008

Paolo Scaroni: il più attivo tra i leader delle compagnie petrolifere

Paolo Scaroni è stato indicato dal Financial Times come il più attivo tra i leader delle compagnie petrolifere occidentali, mentre l’Università di Oxford lo ha nominato Visiting Fellow per il suo impegno e la sua esperienza nell'ambito della Corporate Reputation.


“Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, è stato nominato “Visiting Fellow” al “Centre for Corporate Reputation” dell’Università di Oxford. Nel corso di una cerimonia che si è tenuta nel prestigioso ateneo, alla presenza del Rettore Lord Patterns of Barnes, sono stati designati più di sessanta Visiting Fellows rappresentanti di vari settori a livello internazionale, dall’industria al giornalismo al settore pubblico selezionati per la loro esperienza nell’ambito della Corporate Reputation. I “Visiting Fellows” si sono impegnati a contribuire personalmente attraverso le proprie competenze allo sviluppo e ai programmi di formazione del centro. Assieme all’Amministratore Delegato di Eni, sono stati inoltre nominati il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, il Presidente della BT Sir Micheal Rake, il Presidente di JPMorgan Cazenove David Mayhew, il Direttore del Financial Times Lionel Barber e il Fondatore ed Editore della Breakingviews Hugo Dixon.”




Leggi l’articolo su “Kataweb News” (30/06/2008)

"Paolo Scaroni e' stato, nello scorso anno, il piu' attivo fra tutti i leader delle grandi compagnie petrolifere occidentali. Lo scrive oggi il Financial Times, sottolineando che Eni e' stata protagonista di un'intensa campagna di acquisizioni, investendo in asset che spaziano dal Golfo del Messico alla Russia e acquisendo Burren Energy, una compagnia petrolifera indipendente quotata a Londra attiva in Congo e in Turkmenistan..."



Leggi l’articolo su "Milano Finanza" (30/06/2008)

lunedì 7 luglio 2008

Scaroni: 500 MLN per Robin tax

Paolo Scaroni, al termine della Relazione annuale dell'Antitrust, ha dichiarato che la Robin Hood Tax costerà ad Eni meno di 500 Mln di euro.


“La cosiddetta Robin Hood Tax costera' all'Eni ''meno'' di 500 milioni di euro. La valutazione giunge dall'amministratore delegato della societa', Paolo Scaroni. Conversando con i giornalisti a margine della presentazione della Relazione annuale dell'Antitrust, a chi gli chiedeva se fosse corretta la stima di un impatto di 500 milioni di euro, Scaroni ha precisato che per l'Eni la tassa pesera' ''meno''.



Leggi l’articolo su “Il Tempo” (24/06/2008)