venerdì 28 novembre 2008

Scaroni: non solo petrolio

L’attività di Eni si è tradotta in un vasto ventaglio di attività che coprono svariati ambiti socio culturali. A livello editoriale ha fondato quest’anno Oil Tabloid, periodico attraverso cui comunica il know how nel settore energia, con tutti gli aggiornamenti del settore, attraverso un linguaggio semplice e divulgativo eppure efficace, proprio per permettere una condivisione di strategie, visioni e conoscenza con tutti gli stakeholder coinvolti. A livello culturale, ha portato a Milano la conversione di Saulo di Caravaggio, per renderla visibile gratuitamente a tutti i cittadini.

Ma è con lo sviluppo sostenibile che Eni si consolida come azienda per la società. Attraverso un modello integrato con sistemi di collaborazione promuovendo lo sviluppo energetico nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Con i paesi produttori, Paolo Scaroni durante gli ultimi anni ha stipulato intese che oltre a garantire alla sua azienda uno sviluppo del proprio core business, contribuiscono a rispondere alle loro specifiche esigenze nello sviluppo sociale e culturale.

In Italia ha attivato invece la campagna 30percento per la diffusione di una cultura del risparmio e dell’efficienza energetica.

Eni: cultura di impresa e sostenibilità

Si è svolto la settimana scorsa, a Roma il convegno “care for africa” organizzato da Eni in occasione della Settimana della Cultura di impresa. Durante la giornata di discussione, oltre ad una parte dedicata alla conoscenza del continente si è discusso anche della necessità di una conoscenza di prima mano delle comunità locali, da attuare attraverso processi di condivisione e attenzione, in modo da ricercare opportunità aziendali e di sviluppo all’insegna del rispetto e della trasparenza.
Quello che sta facendo Paolo Scaroni attraverso l’applicazione del modello di cooperazione Matteiano soprattutto nei Paesi africani, dove le intese stipulate per lo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi sono affiancate dalla messa in atto di attività socio culturali ed educative

giovedì 27 novembre 2008

ENI: continua l’attività per la formazione

Lunedì 25 novembre, si è svolto il secondo appuntamento degli incontri dedicati alle strategie e alle metodologie di analisi della comunicazione delle grandi aziende internazionali organizzati dallo IULM, in cui sono intervenuti esponenti dell’Eni. In quella occasione, si sono toccati temi importanti tra cui quello dell'efficienza energetica, e della ricerca di una relazione più autentica con i consumatori finali come il colosso energetico sta attuando con la campagna 30percento

lunedì 24 novembre 2008

Scaroni: il nucleare e il protocollo di Kyoto

Secondo l’ad Scaroni, il governo italiano per quanto stia facendo sforzi lodevoli per orientarsi al nucleare dovrà comunque fare i conti con quelli che definisce “ipocondriaci furbacchioni”: “Anche se domani il governo decidesse la ripresa del programma nucleare non succederebbe nulla lo stesso”visto che sono i cittadini a non volerlo e non i politici quelli che non vogliono non sono i politici, sono i cittadini».Ancora una volta, all’interno del dibattito sull’energie alternative e sull’efficienza energetica, Scaroni è tornato a schierarsi contro il protcollo di Kyoto, e sulle decisioni dell’Europa di prevedere tagli entro il 2020, di almeno il 20% alle emissioni di gas serra, rispetto ai livelli di quasi venti anni fa, e un aumento di una percentuale identica della quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia all’interno dell’Unione Europea

Scaroni: il calo del greggio aiuterà a uscire dalla crisi

In occasione dell’inaugurazione del collegio d’eccellenza Torrescalca, che si trova a pochi passi del Politecnico, Paolo Scaroni non ha perso l’occasione di discutere di crisi e di petrolio, seppur con toni più che ottimistici. L’ad di Eni ha infatti sostenuto che è probabile un calo ulteriore del prezzo del petrolio, nonostante l’azione dell’Opec di tagli alla produzione. “Dipende molto da cosa deciderà l'Opec al Cairo il prossimo 27 novembre, mancano 5 giorni (…) Penso che non taglieranno il 27 ma potrebbero preparare un taglio qualche giorno dopo".

La crisi economica non sembra invece preoccuparlo: l’Italia, secondo Scaroni si trova in una posizione migliore rispetto agli altri Paesi. Poiché il consumatore italiano è meno indebitato, e l’80% ha una casa di proprietà, si trova “in una posizione più sicura per affrontare un momento difficile”. Inoltre il nostro paese, ha un sistema bancario che “si è rivelato in fasi come queste più solido e non ha fatto operazioni spericolate”. Considerando poi i due fatti in relazione, Paolo Scaroni sostiene che il calo dei prezzi del greggio porterà per il prossimo anno ciascuna famiglia europea ad avere 2mila euro in più per altri consumi: i minori costi energetici possono rappresentare “risorse in grado di rivitalizzare l’economia” aiutando a superare l’attuale crisi economica.

venerdì 21 novembre 2008

Nuovi accordi con la Colombia

Gli accordi di intesa stipulati ieri permettono ad Eni di differenziare i rischi del proprio portafoglio esplorativo, consentendo al contempo di intraprendere nuove iniziative esplorative.
A Bogotà, ieri, l’Eni di Paolo Scaroni, è riuscita a firmare due accordi con la compagnia petrolifera di stato. Il primo permetterà a Ecopetrol l’ingresso in alcune licenze esplorative, del portafoglio Eni, nel golfo del Messico. Con un investimento pari a 220 milioni di dollari e sostenendo i costi di perforazioni, la compagnia colombiana otterrà circa il 25% della partecipazione in 5 pozzi che saranno perforati entro 4 anni.

Il secondo consiste in un Memorandum of Understanding per rafforzare la cooperazione tra le due società, attraverso la creazione di una joint venture per stabilire la possibilità per Ecopetrol di partecipare ad altre iniziative esplorative. Eni è tra i principali produttori in America, grazie ad una capacità produttiva quotidiana di 100mila barili di olio, oltre ad avere partecipazioni in più di 150 licenze in Alaska ed essere presente con attività esplorative e produttive di idrocarburi in 5 paesi del sud america, cui si aggiunge ora la Colombia.

Paolo Scaroni conclude con la First Calgary Petroleum

Finalmente Paolo Scaroni ha concluso gli accordi per l’acquisizione della First Calgary Petroleum. Eni ha comunicato infatti di aver acquisito l’intero capitale spiegando che “le azioni ordinarie di First Calgary saranno ritirate dalle contrattazioni sui mercati Tsx di Toronto e Aim di Londra". Tale acquisizione attribuisce un valore superiore ai 900 milioni di dollari canadesi al capitale 'fully diluted' di Eni

giovedì 20 novembre 2008

Settimana di impegni per Paolo Scaroni

Negli ultimi mesi Paolo Scaroni è stato presente a molti summit, riunioni di industriali e politici, conferenze mondiali e incontri al vertice per gli accordi internazionali. E così è stata l’ultima settimana di una delle società italiane più vigorose. Pochi giorni fa a Istanbul, ha partecipato al European Round Table of Industrialists, un forum in cui sono intervenuti i 47 top manager delle maggiori società tecnologiche e industriali della UE, per discutere come uscire dalla crisi economica attuale soffermandosi su temi quali una politica coordinata per rilanciare la domanda e migliorare l’accesso al credito.
L’impegno di Scaroni e di Eni è anche però cultura e promozione della sostenibilità: l’ad è stato infatti presente alla conferenza stampa per l’inaugurazione dell’apertura al pubblico del capolavoro “Conversione di Saulo” del Caravaggio, durante cui ha ribadito il legame tra Eni e il capoluogo lombardo: “la società ha con Milano una lunga storia in comune. Da Milano è partito Enrico Mattei e a Milano abbiamo la nostra sede".

martedì 18 novembre 2008

Eni: si prepara ad un nuovo traguardo?

Il premio conferitogli dalla società svedese Hallvarsson & Halvarsson, per la comunicazione online potrebbe permettere a Paolo Scaroni di arrivare al traguardo della sfida europea per il web che verrà pubblicata fra circa 15 giorni. L’Eni è riuscita a sorpassare sia Telecom (vincitrice nel 2007) e Unicredit che si attesta in seconda posizione. È riuscita a conseguire il titolo della Webranking 2008 Italy Top 80, grazie non solo alle informazioni sensibili sui propri manager (investimenti e transazioni) ma anche grazie ad un sito totalmente rinnovato con sezioni dedicate a presentazioni interattive, a filmati e alla ricerca di lavoro, che proprio dal 2008 rappresenta uno dei criteri della classifica.

lunedì 17 novembre 2008

Un altro riconoscimento per ENI

Ottenendo 85,5 punti sui 100 possibili, l’Eni di Paolo Scaroni ha scalzato sia Unicredit sia Telecom, vincendo la settima edizione del prestigioso premio H&H Webranking per la comunicazione finanziaria assegnato all'interno della ricerca H&H Webranking 2008 Italia Top80.

La leggenda di Saulo, il santo che stregò Merisi. Eni: energia e cultura

Eni non è solo il più importante operatore energetico in Italia, ma è anche una delle più importanti industrie italiane impegnate in progetti di riqualificazione sociale e culturale. Sotto l’egida del fondatore Enrico Mattei, il primo che ha perseguito l’idea di uno sviluppo industriale strettamente legato allo sviluppo della società, Eni raccoglie, seleziona e conserva materiali diversi che raccontano il nostro passato, attraverso la rivalutazione ambientale e culturale. Scegliendo accuratamente attività che rispondano ai principi di sostenibilità.
All’interno di questo contesto, grazie a Paolo Scaroni, che ha sempre rispettato i principi fondanti di Eni come industria e come operatore sociale, fino al 14 dicembre sarò possibile ammirare a Milano il restauro dell’opera del maestro Caravaggio “la conversione di Saulo” della collezione privata Odescalchi, che rappresenta l’unico esempio di pittura su tavola del maestro, sarà esposta a Palazzo Marino, sala Alessi. Di valore inestimabile e assicurata per 60 milioni di Euro, l’opera sponsorizzata da Eni, che secondo Paolo Scaroni ha “speso solo qualche centinaio di migliaia di euro”, anticipa le celebrazioni che si terranno nel 2010 nel quarto centenario della morte.

venerdì 14 novembre 2008

Nessun problema approvvigionamento, grazie agli accordi con Paolo Scaroni

Continua l’affaire Gazprom, con dichiarazioni sempre più positive e rassicuranti.

Durante il convegno Rome Energy Meeting, il capo dipartimento per lo stoccaggio e il trasporto del gas della società russa ha assicurato che, avendo fatto molti lavori di miglioria sui gasdotti, non ci saranno ripercussioni sugli approvvigionamenti per l’Italia durante il prossimo inverno. Vengono così confermati gli accordi stipulati con Paolo Scaroni, ad di Eni, e i buoni rapporti che grazie a tale intesa confermano la collaborazione Italia-Russia

mercoledì 12 novembre 2008

Eni e Gazprom: accesso a nuovi mercati

L’alleanza di Eni con la Gazprom rientra in un disegno più ampio di ricerca di nuovi mercati, per ampliare la base delle risorse. Ed è in quest’ottica che si riconduce l’attività di Gazprom in Nord Africa, dove peraltro Eni ha già molti interessi. Anche Putin, durante l’incontro del 6 novembre con il premier italiano, ha sottolineato come esistano e debbano esistere progetti di cooperazione con altri paesi. Di certo l’alleanza Eni-Gazprom gioca un ruolo fondamentale, come già dichiarato ad aprile di quest’anno dall’allora leader russo alla presenza dello stesso Paolo Scaroni. Da sottolineare ancora come sia stata appena registrata a Tripoli una società specializzata Gazprom-Libia, che sancisce ufficialmente l’intervento del colosso e di Eni in Libia per lo sfruttamento dell’oro blu.

martedì 11 novembre 2008

Paolo Scaroni: boccia il pacchetto clima europeo

Si è svolto ieri, all’hotel Villa Torretta a Sesto San Giovanni, il convegno dal titolo “Pacchetto clima – Energia: una sfida tra costi e benefici”, a cui hanno partecipato tra gli altri, il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, e l’amministratore delegato di Eni,Paolo Scaroni.
Il tema centrale è stato naturalmente il protocollo di Kyoto e le ripercussioni che può avere per le nostre aziende e per il nostro paese. In sintesi, il protocollo prevede la riduzione delle emissioni di CO2 del 20%, l’aumento di una percentuale identica delle rinnovabili e dell’efficienza energetica entro il 2020. Per il nostro paese la direttiva si tradurrebbe nella necessità di aumentare del 17% le quote delle rinnovabili, e di ridurre del 13% le emissioni nel manifatturiero.

Durante il suo intervento, Paolo Scaroni ha difeso la posizione del governo italiano, che minaccia di apporre il veto alle decisioni UE a fine anno. Per nulla preoccupato per gli approvvigionamenti di oro nero o per eventuali tagli alla produzione, il numero uno dell’Eni ha sostenuto che “L’accordo di Kyoto per l’Europa si traduce in un costo per i consumatori e per le industrie europee” e che il nostro Paese “è maggiormente penalizzato: sicuramente siamo il Paese più virtuoso in termini di emissioni di Co2, fare ancora più virtù diventa difficile”.

L'Unione Europea avrebbe quindi sbagliato a firmare il protocollo di Kyoto, poiché "Il programma 20-20-20 al 2020, oltre ad essere inutile ed iniquo, è anche velleitario e scriteriato".

La tesi dell’amministratore delegato è che tale protocollo risponda solo parzialmente ad un problema mondiale, comunque innegabile, quale è il cambiamento climatico, dimostrando il proprio limite proprio nel non essere globale poiché non vengono coinvolti né gli Stati Uniti né i Paesi in via di Sviluppo. Inoltre, oltre a penalizzare l’Europa, richiede “sforzi molto diversi", ai diversi paesi dell’UE come l’Italia, “che già nel 1990 erano virtuosi, con emissioni pro capite di 9,2 tonnellate di CO2 equivalente, oggi devono fare enormi sforzi per conseguire i propri target di riduzione". Paolo Scaroni oltre a definire il pacchetto clima guidato da intenti comunicativi più che da analisi delle esigenze ha infine concluso che ritiene il programma 20-20-20 “scriteriato perché uno dei tre '20', quello sull'efficienza energetica, è rimasto un auspicio e non si è tradotto in iniziative concrete”.

lunedì 10 novembre 2008

Scaroni: maggior investimenti sulle rinnovabili

Paolo Scaroni ha commentato la posizione del neo Eletto presidente degli Stati Uniti Barack Obama in merito ala volontà di investire maggiormente nelle energie rinnovabili: “Gli Stati Uniti seguono a ruota quanto l'Europa già fa da molti anni. La nostra posizione e' che le rinnovabili sono un terreno in cui dobbiamo investire il più possibile soprattutto nella ricerca."
Paolo Scaroni, ad dell’Eni ha anche sottolineato che le rinnovabili non possono comunque fornire nel breve periodo un contributo significativo al fabbisogno energetico mondiale. Ha concluso con un chiaro riferimento agli investimenti effettuati in progetti di ricerca con il MIT, il Politecnico di Milano, quello di Torino e il Centro Donegani: “Proprio per questo noi come Eni investiamo in ricerca, in particolare sul solare, e siamo convinti che solo una scoperta tecnologica rivoluzionaria può far sì che le rinnovabili diano un contributo importante al nostro fabbisogno energetico”

venerdì 7 novembre 2008

Eni: nomination all’Oscar del bilancio

Eni si dimostra anche quest’anno una delle più forti e solide società italiane. Il giudizio non vale solo sulla base dell’analisi delle numerose decisioni e acquisizioni portate in quest’anno da Paolo Scaroni o degli ultimi andamenti positivi in borsa, nonostante la crisi in atto.
A sostenerlo è anche la Ferpi, ovvero la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, la cui giuria ha scelto Eni come uno dei 24 finalisti all’Oscar del Bilancio 2008, che verrà consegnato agli 8 vincitori il 1°dicembre.
L’Eni di Paolo Scaroni, come tutti gli altri finalisti, è stata scelta sulla base di una serie di fattori tra cui l’analisi dei rischi, la gestione delle risorse umane dell’assetto tecnico, la presenza di bilancio economico e socio-ambientale, la comunicazione tempestiva ed efficace e la completezza dell’informativa economico-finanziaria.

Eni: slitta il South Stream?

Una settimana fa si erano incontrati per definire gli asset dello sviluppo e dell’implementazione del gasdotto Rrussia-Sud Europa. Paolo Scaroni, AD di Eni, insieme all’ad di Enel, al presidente di Gazprom avevano firmato l’intesa per il South Stream, con l’accordo di un avvio immediato dell’approvazione dei piani e l’adeguamento necessario delle licenze minerarie.
È fresca di ieri, però, la notizia, apparsa su un quotidiano russo secondo cui la Gazprom, a fronte dell’attuale crisi finanziaria, che potrebbe influenzare le sue performance, avrebbe fatto slittare al 2015 la data effettiva, nonostante il responsabile dell'International business department di Gazprom abbia garantito che il South Stream rimarrà in cima alle priorità.

giovedì 6 novembre 2008

Eni di Paolo Scaroni: coerente con le dichiarazioni

Nelle ultime settimane Paolo Scaroni aveva dichiarato che, salvo eccezioni, gli investimenti e i progetti di Eni non sarebbero cambiati, pur di fronte al crollo del prezzo del petrolio. E tutto sembra confermato, con la solita coerenza. Gli investimenti saranno pari a circa 2,4 miliardi (a fronte di una stima iniziale di 2,556mil). La scelta di alcune operazioni, come per esempio il potenziamento dell’impianto est di Sannazzaro e la revisione del progetto Taranto plus, si spiegano con l’evoluzione della domanda e dell’offerta dei prodotti petroliferi, a cui sono riconducibili i 4 obiettivi dichiarati da Eni: massimizzazione delle rese in gasoli, riduzione della produzione di olio combustibile, aumento della flessibilità per la lavorazione di materia prima pesante, riduzione dei costi variabili con investimenti in "energy saving".

mercoledì 5 novembre 2008

Enrico Mattei: ispiratore delle attività ENI nel sociale

A Spoleto ieri hanno preso vita alcune iniziative per mantenere intatta la memoria di Mattei, e soprattutto per divulgarne lo spirito controcorrente che ne ha fatto una figura centrale nella storia dell'industrializzazione dell'Italia tra gli anni '50 e '60.

Mattei fondatore dell’attuale Eni, di cui Paolo Scaroni è amministratore delegato, è stato un grande innovatore che, a dispetto di quanti gli avevano suggerito di vendere Agip, ne fece una compagnia in grado di competere sul mercato internazionale. L’intuizione fu quella di mettere l’impresa al servizio dei piccoli e delle famiglie, abbassando i prezzi fino a livelli altamente competitivi su tutto il territorio europeo.

In suo nome e grazie alle sue esperienze (impegno per il sociale e investimento nei giovani) ancora oggi Eni sviluppa attività di cooperazione e di sviluppo non solo economico. Ricordiamo infatti l’attività della fondazione Mattei nell’ambito dello sviluppo sostenibile, ma anche gli accordi siglati nell’ultimo anno da Scaroni in diversi Paesi del mondo: in tutti i patti infatti sono sempre previste, oltre allo sviluppo di attività prettamente industriali e di interesse (estrazione, ricerca e sfruttamento di giacimenti di idrocarburi), anche attività volte al recupero di siti archeologici (Libia), alla realizzazione di progetti culturali, sportivi e di beneficenza (Russia),alla diffusione della cultura e allo sviluppo sociale (Congo).

martedì 4 novembre 2008

Scaroni: possibile aumento delle quote in Union Fenosa Gas

A fine ottobre Scaroni aveva già dichiarato che, pur non essendoci ancora trattative in corso, "Alle giuste condizioni potremmo essere interessati ad aumentare le nostre quote in Union Fenosa Gas”, la società spagnola controllata pariteticamente da Eni e da Gas Natural.

Qualche giorno dopo, il 31 ottobre, in occasione della presentazione dei conti dei primi nove mesi 2008, Paolo Scaroni ha confermato che a inizio 2009 Eni e Gas Natural avvieranno trattative sulla joint venture nella società spagnola: "Con Gas Natural ci sono stati contatti per la nostra quota in Union Fenosa. Gas Natural ci ha comunicato che preferisce attendere che il processo di autorizzazione sia completato, prima di cominciare ogni discussione”. "Abbiamo stabilito di metterci in contatto all'inizio dell'anno prossimo per avviare una discussione sulla base delle nuove condizioni di mercato" ha poi concluso l’AD di Eni.

Scaroni con la Libia accordo molto forte

In occasione del convegno italo-libico che si è tenuto a Roma il 30 ottobre, l’ad di Eni ha sostenuto che tra la sua società e la Libia esiste una partner strategica, sia per il petrolio sia per il gas, che si sta consolidando con l’avvio di numerose iniziative nel settore energetico.
Il primo accordo tra i due paesi risale al ’59 con Enrico Mattei. A partire dagli inizi degli anni ‘70 iniziarono le grandi produzioni, tanto che da tempo, secondo le parole di Paolo Scaroni. “Eni è il primo produttore internazionale di petrolio e gas in Libia, e per Eni la Libia è il primo paese di produzione nel mondo".
Durante il convegno, Paolo Scaroni ha posto l’accento sul fatto che "Il gas sta diventando sempre più un prodotto energetico strategico per l'Italia e per l'Europa, e la Libia è riuscita a ritagliarsi un suo ruolo all'interno del duopolio Algeria-Russia che sono le fonti di approvvigionamento del nostro continente".
Scaroni ha continuato sottolineando che le iniziative messe in atto, oltre a “richiedere risorse umane, fondi, knowhow e tecnologia” richiedono anche necessariamente un accordo politico molto forte.
L’azione di Eni in Libia per gli idrocarburi è accompagnata da iniziative sociali che in 7 anni hanno condotto ad un investimento pari a 150milioni di dollari nella formazione dei neolaureati, nella costruzione di infrastrutture ospedaliere e scolastiche fino alla conservazione e ripristino di siti di interesse archeologico.

lunedì 3 novembre 2008

Oil & Money 2008, Scaroni chiede nuove regole per stabilizzare la domanda

L'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, nel corso del suo intervento all'Oil&Money 2008 in corso a Londra ha chiesto una nuovo impianto di regole capace di assicurare ai produttori di petrolio una domanda stabile, e ai consumatori una minor incertezza sulle oscillazioni del prezzo.

“Scaroni ha sottolineato che "l'incertezza del prezzo del greggio ha impatti negativi sui consumatori, sulle compagnie e sui governi mondiali. Sulla base di questi fatti è giunto il momento per l'industria del petrolio di superare i repentini cambi di poteri tra paesi produttori e paesi consumatori e di lavorare insieme nell'interesse della stabilità".

Concludendo, Scaroni ha evidenziato che "un'idea potrebbe essere quella di una cornice di regole che possa assicurare ai produttori di poter contare su una domanda stabile.”

Leggi l’articolo su ProntoConsumatore (28/10/2008): Eni, più stabilità ai prezzi del petrolio


"Quando il petrolio supera i 100-110 dollari si vede l'elasticita' della domanda". E' quanto ha dichiarato l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, a margine dell' Oil&Money 2008 in corso a Londra. "Il consumatore occidentale infatti - ha spiegato Scaroni - nei mesi successivi a quelli in cui il petrolio ha sfondato il muro dei 100 dollari ha ridotto i propri consumi. Ci sono stati infatti dei cali sia negli Stati Uniti che in Europa".

Leggi l’articolo su Repubblica.it | Affari & Finanza (28/10/2008): Petrolio: Scaroni, l’aumento dei prezzi fa calare i consumi

Scaroni soddisfatto per i flussi di cassa generati nel 2008

Nel terzo trimestre e nei primi nove mesi dell'anno, Eni conferma le sue capacita' di generazione dei flussi di cassa 5,73 miliardi di euro nel trimestre (+70,3%); 15,68 miliardi nei 9 mesi (+20,2%).

''Ancora un trimestre di risultati eccellenti grazie alla forte crescita della produzione di idrocarburi ed alla buona performance operativa di tutte le divisioni. Sono particolarmente soddisfatto della generazione di cassa a livelli record che ci consente il finanziamento della crescita e una remunerazione degli azionisti fra le piu' elevate del settore pur preservando la solidita' patrimoniale dell'azienda'', ha dichiarato Paolo Scaroni, Ad del gruppo.

Leggi l’articolo su Asca (31/10/08): Eni: Scaroni, particolarmente soddisfatto per flussi di cassa record

Eni e Libia partner strategici su petrolio e gas

Tra Eni e Libia c'e' una vera e propria partnership strategica non solo nel petrolio ma anche nel settore del gas. A ribadirlo e' l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, intervenendo al Convegno italo-libico avvenuto oggi alla Farnesina sul Trattato di Amicizia firmato a Bengasi il 30 agosto scorso.

''La Libia, che sta assumendo un ruolo sempre piu' importante nell'approvvigionamento energetico dell'Italia e dell'Europa, e' il nostro maggiore fornitore e noi siamo il primo operatore straniero nel Paese'', ha spiegato Scaroni sottolineando la presenza di numerose iniziative in campo energetico che rendono ancor piu' forti i legami ''gia' molto stretti'' tra i due Paesi.”

Leggi l’articolo su Asca: Scaroni, Eni e Libia partner strategici su petrolio e gas