martedì 21 aprile 2009

Eni al centro dei Bonus Cap

Secondo Market Scoop, la newsletter bisettimanale dedicata ai consulenti finanziari, esistono buone opportunità sul fronte dell’Eni di Paolo Scaroni: il suggerimento è quello di puntare sul potenziale rialzista di Eni mantenendo però
una buona protezione del capitale investito. I suggerimenti indicano la possibilità di acquistare in area 98 euro con una previsione di rimborso fra dieci mesi di 110 euro (con un rialzo di 12, 2% rispetto agli attuali valori). Sempre che le quotazioni dell’Eni di Paolo Scaroni non scendano sotto la barriera posizionata a quota 8,82 euro. È comunque una possibilità remota – si tratterebbe infatti di una perdita pari a 40 punti percentuali – visti anche i segni di ripresa sia delle Borse sia del comparto energetico. Tra le azioni che hanno fatto segnalare un rialzo alla società di Scaroni è necessario ricordare la partecipazione di Gazprom Neft a Gazprom.

venerdì 17 aprile 2009

Eni blocca gli investimenti a Gela

L’Eni di Paolo Scaroni ha comunicato ai sindacati la sospensione dell’investimento già programmato per lo sviluppo quadriennale del petrolchimico a Gela. La decisione dell’Eni sembra legata ad autorizzazioni mai ricevute da parte del Ministero dell’Ambiente. In totale, i 250milioni che non verranno più investiti dall’Eni di Paolo Scaroni riguardano 7 progetti già finanziati, tra cui la costruzione della caldaia Turbogas, un sistema pulito per produrre energia elettrica, e la realizzazione di Stream-Reforming, un impianto di produzione di idrogeno per la preparazione di benzine.

giovedì 16 aprile 2009

Eni: partner del Festival della Città e del Territorio a Ferrara

L’Eni di Paolo Scaroni partecipa alla seconda edizione del Festival della Città e del Territorio che si svolge a Ferrara fino al 19 aprile in qualità di partner. L’Eni è presente con una mostra fotografica dal titolo “Comunità inconsuete: lavoro e nuove socialità negli insediamenti Eni all’estero‘. La mostra mostra come gli uomini Eni anche in situazioni difficili siano riusciti a creare comunità basata su regole e valori condivisi, nonché su una cultura d’azienda
basata sul rispetto. L’obiettivo è quello di mostrare come Eni abbia nel proprio patrimonio genetico la relazione con il territorio e le comunità dove è presente. È quello che da tempo sostiene Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, con i suoi programmi di cooperazione matteiano e di sviluppo delle comunità: dalla campagna Eni 30percento per il risparmio energetico, passando per la promozione di eventi, come la mostra del Mantegna a Milano, fino ad arrivare ad accordi di sviluppo con i Paesi in cui opera come contropartita per la possibilità di sviluppo del territorio (vedi Congo)

mercoledì 15 aprile 2009

Scaroni: l’Iraq è una miniera d’oro

Nonostante la caduta delle borse, si riaccende l’interesse per il greggio e soprattutto per le decisioni ancora in sospeso di Bagdad sull’assegnazione delle
concessioni per l’estrazione sul proprio territorio. Attualmente, l’Iraq possiede una capacità petrolifera pari a 115 miliardi di barili di riserve verificate, e ricopre quindi un ruolo importante per l’economia futura delle imprese petrolifere. Paolo Scaroni è attento alla situazione e alle decisioni irachene già da qualche mese, quando annunciò l’interesse di Eni, di cui è amministratore
delegato di intervenire in Iraq. Secondo Paolo Scaroni, l’Iraq “rappresenta la nuova frontiera, la nuova mecca del petrolio”, un paese ricco di greggio che a causa di una serie di vicissitudini politiche e di sicurezza è rimasto ai margini degli interessi petroliferi negli ultimi anni.

Paolo Scaroni è quindi in attesa delle decisioni del governo iracheno. Ha infatti già consegnato poche settimane fa la proposta di Eni per lo sfruttamento dei giacimenti vicini a Nassirya, dimostrandosi sempre fiducioso soprattutto perché Eni ha già collaborato insieme al governo iracheno per analisi e valutazioni sul campo.

venerdì 10 aprile 2009

Scaroni: una strategia vincente secondo Business Week

Business week ha dedicato un editoriale a Paolo Scaroni, quale amministratore delegato di Eni, una delle società più potenti nel panorama dell’Oil&Gas. L’articolo prende in esame le politiche di Scaroni intraprese su diverse fronti con paesi in cui altre grandi compagnie non hanno voluto entrare.

Mentre le compagnie petrolifere preferiscono non intraprendere l’avventura delle centrali elettriche, visto che garantisce rendimenti più bassi rispetto al petrolio e al gas, Paolo Scaroni ha sfruttato proprio progetti riguardanti l’energia elettrica per stringere legami e firmare accordi con i Paesi in cui Eni opera o intende operare. Paolo Scaroni, illustrando la sua strategia per “conquistare le anime delle persone” ha dichiarato infatti che per poter sfruttare il petrolio che appartiene ad un determinato Paese bisogna essere percepiti come partner. In Paesi come il Congo, la strategia di Scaroni si è rilevata vincente: la produzione dell’Eni è infatti aumentata nell’ultimo anno del 3,5% mentre gli altri grandi operatori del petrolio hanno visto al loro produzione anche di gas in calo. L’Eni di Paolo Scaroni ha registrato d’altra parte una crescita della produzione pari al 70% negli ultimi dieci anni, un aumento che l’ha resa la settima compagnia petrolifera occidentale. Pochi possono davvero eguagliare Paolo Scaroni e l’Eni, se vengono considerati i rapporti che è riuscito a intrattenere con Paesi difficili,quali Congo, Russia, Iraq.

giovedì 9 aprile 2009

Eni: pronto il prototipo Accadue

Quale azionista al 50% di Venezia Tecnologie SpA, l’Eni di Paolo Scaroni ha partecipato alla realizzazione del prototipo di Accadue, un’imbarcazione a idrogeno. L’importanza di Accadue risiede nel consentire la sperimentazione dell’uso di idrogeno a bordo. L’idrogeno viene stoccato a bordo,
anche se i progetti mirano ad alimentare i motori con combustibili dioversi, ad esempio gas naturale, che una volta a bordo, potrà essere trasformato in idrogeno. Un altro passo di Paolo Scaroni verso le energie pulite e rinnovabili. Scaroni è, infatti,dall’inizio del suo mandato impegnato nello sviluppo sostenibile attraverso la Feem e in politiche di risparmio energetico, come ad esempio con la campagna 30percento.

Eni: nuova scoperta di idrocarburi nell’offshore indonesiano

Eni, di cui Paolo Scaroni è amministratore delegato, ha effettuato una nuova scoperta nell’offshore indonesiano, Jangkrik,perforato ad una profondità d’acqua di 400 metri.

La scoperta rappresenta per l’Eni di Scaroni un successo importante, che premia il cane a sei zampe e il suo impegno nelle attività di esplorazione nell’area del bacino di Kutei. La società di Paolo Scaroni intende procedere con le attività di valutazione della scoperta e con la verifica delle potenzialità tecniche e commerciali di un approccio di sviluppo rapido del nuovo giacimento.

mercoledì 8 aprile 2009

Eni-Gazprom: i dettagli

In una conferenza stampa, Paolo Scaroni ha reso noti i termini degli accordi stipulati con Gazprom. La cessione del 20% di Gazprom Neft da Eni a Gazprom è un’operazione pari a 4,2 miliardi di dollari, ovvero stando alle parole di Paolo Scaroni il prezzo pagato da Eni più gli interessi.

I memorandum sottoscritti a Mosca prevedono la possibilità di collaborazione sia in territorio russo sia al di fuori. Sono stati invece rimandati di qualche giorno gli accordi in merito al South Stream per i giacimenti Eni-Enel. Con Rosneft invece
(ovvero la Gazprom del petrolio) sono stati firmati accordi per la cooperazione sia nell’upstream sia nel downstream. Per il settore elettrico due memorandum con InterRao danno il via a gruppi di lavoro su comuni in Russia e paesi terzi.

L’operazione appena conclusasi a Mosca è stata, secondo Paolo Scaroni, un’operazione mondiale, "che non ha come obiettivo l'Italia in modo particolare ma traguarda casomai la nostra presenza in Europa". Tuttavia, gli accordi stipulati con la Russia avranno ripercussioni positive sul consumatore italiano e sulla sicurezza degli approvvigionamenti in Italia.

martedì 7 aprile 2009

L’Eni di Paolo Scaroni consegna aiuti Umanitari in Congo

Paolo Scaroni ha sempre dichiarato in questi anni che gli accordi intrapresi con Paesi stranieri sono basati sul modello di cooperazione promosso da Mattei. I patti firmati da Paolo Scaroni nell’ultimo anno con Congo, Russia, e con i Paesi Sudamericani, prevedevano una serie di interventi per lo sviluppo sociale e culturale. Proprio in questi giorni, in Congo, l’Eni di Paolo Scaroni ha consegnato degli aiuti umanitari alla Repubblica Democratica del Congo e alla Repubblica del Congo. L'intervento consiste nel reperimento, invio e distribuzione sia di kit medico-sanitari per poter svolgere attività ambulatoriali, sia di kit per la cura del colera, la purificazione delle acque, oltre a generi di prima necessità per far fronte ai bisogni primari delle popolazioni colpite dal colera. Questo intervento, interamente finanziato da Eni, testimonia l’attenzione della società guidata da Paolo Scaroni per il continente africano, in cui ha da poco inaugurato Brazzaville, un nuovo modello di cooperazione basato sull'integrazione del business tradizionale dell'esplorazione e produzione di idrocarburi con attività di sostenibilità nel territorio.

Eni e Gazprom: nuovi accordi

L’Eni di Paolo Scaroni e Gazprom hanno firmato oggi nuovi accordi strategici, che costituiscono un ulteriore passo per lo sviluppo di una cooperazione strategica in campo energetico tra Italia e Russia. Sulla base degli accordi, Eni e
Gazprom svilupperanno nuovi progetti sia sul territorio russo sia al di fuori, seguendo un principio di reciprocità.

In concreto, Eni ha firmato oggi per la cessione del 20% di Gazprom Neft da Eni a Gazprom, oltre ad una serie di accordi di collaborazione con le principali società energetiche russe. Tali accordi hanno l’obiettivo di consolidare le relazioni
tra Italia e Russia, rafforzando gli approvvigionamenti energetici, un tema su cui si è concentrato molto Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, negli ultimi mesi.

lunedì 6 aprile 2009

Scaroni-Miller: incontro a Mosca per il South Stream

Si sono incontrati a Mosca Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni e Alexey Miller, presidente della Gazprom. L’argomento di dibattito è stato l’andamento dell’accordo strategico di cooperazione firmato a fine 2006.
In particolare, Scaroni e Miller hanno fatto il punto sulla questione della realizzazione della fase di pre-investimento riguardo al South Stream: un progetto che risulta fondamentale alla luce degli avvenimenti eh si sono verificati a inizio gennaio e che hanno rimesso in luce il tema della sicurezza degli approvvigionamenti di gas in Europa.

Scaroni si schiera ancora contro i tetti antitrust

L’argomento è per Paolo Scaroni uno dei più importanti: la richiesta dell’Autorità per l’energia di rivedere i tetti antitrust alle quote di mercato. Secondo Scaroni, amministratore delegato di Eni, l’Italia è il mercato dell’unione europea con più operatori nel settore gas ma con una capacità di importazione tra le più basse. Inoltre, ha dichiarato come le quote di mercato non siano “uno yo yo, se l'Eni deve scendere in Italia deve aumentare altrove e non è che si torni indietro facilmente”: di conseguenza, se l’Eni dovesse diminuire le proprie quote in Italia dovrebbe aumentarle altrove. Per la questione prezzi, i prezzi di Eni secondo Scaroni rimangono in linea con quelli dell’Unione europea.

Il prolungamento dei tetti anitrust appare a Paolo Scaroni come una misura oltre che anacronistica anche punitiva: “Devono decidere se vogliono l'Eni oppure no”, ha sostenuto, “avere in casa il più grande operatore del gas europeo,
è un bene, non è un male. Non ho capito perché dobbiamo togliere le tende”. Il paragone va immediatamente a Francia, Germania e Polonia che non presentano alcun tetto antitrust pur avendo degli operatori del settore dominanti, che detengono una quota superiore a quella che detiene Eni in Italia. Mentre la società di Paolo Scaroni detiene il 64% delle quote di mercato, in Francia l’operatore storico detiene l’89% mentre in Germania l’84%.

venerdì 3 aprile 2009

Eni: Il futuro del pianeta, gli scenari dell’energia

Si apre oggi a Torino “Il futuro del pianeta, gli scenari dell’energia”, un progetto sviluppato da Eni in collaborazione con Legambiente. Il progetto prevede un ciclio di conferenze sui temi legati all’energia: dagli impatti sul clima all'inquinamento, dalla disponibilità delle fonti, alle questioni economiche e geopolitiche.
Eni e Legambiente hanno realizzato congiuntamente questo progetto basandosi sulla convinzione comune che lo sviluppo tecnologico costituisca la base per lo sviluppo di un sistema energetico globale, basato su fonti pulite, economiche e non esauribili.

Paolo Scaroni segna così una nuova tappa della sua campagna per le energie rinnovabili e per lo sviluppo sostenibile. Quale amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni ha infatti realizzato la campagna Eni 30percento, per sensibilizzare i consumatori nel risparmio sia energetico sia economico, oltre a sostenere la fondazione Feem, intitolata a Enrico Mattei per le ricerca nello sviluppo sostenibile.

giovedì 2 aprile 2009

Scaroni: entro oggi presenteremo l’offerta per Nassirya

Sulla vicenda era calato il silenzio da qualche mese. Finalmente Paolo Scaroni, amministratore delegato, a margine di un’audizione al Senato, ha dichiarato che entro oggi consegnerà l’offerta per l’aggiudicazione dei diritti di sfruttamento del giacimento petrolifero di Nassirya. Il giacimento in questione, conteso da sole tre società (Eni, Nippon Oil e Repsol), è secondo Paolo Scaroni una fonte di greggio che potrà produrre fino a un milione di barili al giorno di greggio.
Scaroni ha specificato che una volta consegnata, l’offerta per il giacimento di Nassirya andrà discussa e solo in un secondo momento verrà effettuata la gara per la sua assegnazione. Il procedimento si concluderà in una ventina di giorni secondo l’ad di Eni. Paolo Scaroni aveva dichiarato circa un mese fa che Eni potrebbe facilmente aggiudicarsi il giacimento visto che ha già effettuato studi geologici e ipotesi di sfruttamento insieme alle autorità Irachene.
Eni presenterà l’offerta da sola, ha specificato inoltre Paolo Scaroni, anche se ''anche se e' prevista la possibilità successivamente di associarsi”

Scaroni: nessuno sa come uscire dalla crisi

Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni, è intervenuto due giorni fa al Politecnico di Milano,in occasione di un dibattito sulla meritocrazia e sulle recenti evoluzioni della crisi economica. A margine dell’incontro, Paolo Scaroni si è dichiarato ancora ottimista nei confronti della capacità dell’Italia di uscire dalla crisi: “Mi sembra che nelle ultime settimane, ma lo dico sommessamente, fra tante cattive notizie ogni tanto ce ne sia qualcuna non così cattiva. Mantengo un sano ottimismo”. Ha però anche sottolineato che "nessuno ha una vaga idea di come uscire dalla crisi. Tutti lo sperano, ma nessuno sa come".

mercoledì 1 aprile 2009

Scaroni: interesse per la raffineria di Livorno

Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, ha affermato che non esiste alcuna ragione per smantellare la raffineria di Livorno, poiché rappresenta un bene con un valore che potrebbe interessare nuovi investitori. Paolo Scaroni ha sostenuto che nei prossimi mesi probabilmente verrà conclusa l’operazione, visto
che ci sono già state, manifestazioni di interesse per lo stabilimento. Scaroni ha dichiarato infatti che l’Eni ha dato “incarico a una banca di affari di valutare se ci sono compratori interessati alla raffineria di Livorno. Ci sono state manifestazioni di interesse, vedremo se diventeranno poi offerte".