venerdì 29 luglio 2011

Paolo Scaroni: nessuna fretta su Snam

Sull'eventuale cessione di Snam Rete Gas l'Eni ''non ha fretta''. Lo ha ribadito l'ad Paolo Scaroni, nel corso di una conference call sui conti del primo semestre.

Tuttavia, ha aggiunto, ''stiamo lavorando su questo progetto e ci aspettiamo di arrivare nei prossimi mesi con qualche idea''. Scaroni ha comunque ricordato che la normativa italiana consente ad Eni di mantenere la controllata che, oltretutto, ''performa bene''.
(ANSA)

venerdì 15 luglio 2011

Paolo Scaroni incontra Rafael Ramírez

Il Ministro dell'Energia e del Petrolio del Venezuela e Presidente di PDVSA, Rafael Ramírez, e l'Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, si sono incontrati ieri a Caracas per discutere gli importanti progetti comuni tra PDVSA e Eni in Venezuela.

In particolare, si è discusso dello sviluppo del blocco a olio pesante Junín 5, ubicato nella Faja dell'Orinoco, che contiene 35 miliardi di barili di olio in posto certificato ed è operato da due imprese miste (PetroJun í n per la parte upstream e PetroBicentenario per la parte downstream) partecipate al 60% da PDVSA e al 40% da Eni.

Il piano di sviluppo prevede una fase di produzione anticipata con 75.000 barili di olio al giorno a partire da fine 2013, e una fase full field con una produzione di 240.000 barili di olio al giorno dal 2018, insieme alla costruzione di una nuova raffineria sulla costa, a Jose.

Nel meeting di ieri PDVSA ed Eni hanno anche esaminato alcune opzioni per anticipare l'inizio della fase di produzione anticipata al 2012, utilizzando sinergie con installazioni esistenti di PDVSA per trasportare una produzione iniziale lorda compresa tra 7.000 e 10.000 barili di petrolio al giorno. PetroJun í n intende assegnare nel 3 trimestre 2011 i principali contratti di ingegneria per la fase di produzione anticipata (impianto di trattamento e oleodotti) e i contratti per la perforazione. Nel 2011 si prevede di perforare circa 10 pozzi, e di assegnare entro la fine dell'anno il contratto di ingegneria per la parte downstream (raffineria).
Eni ha concordato di finanziare la quota PDVSA dei costi di sviluppo per la fase di produzione anticipata fino ad un totale di 1.5 miliardi di USD.

Come progetto sociale per aiutare il paese, Eni dedicherà una parte del bonus di Junín 5 bonus e fornirà un finanziamento a PDVSA per un totale combinato di 500 milioni di dollari, per costruire una centrale elettrica nella penisola di Güiria.

In Venezuela Eni è co-operatore, con una quota del 50%, nella società operativa Cardon IV, che gestisce il blocco offshore dove è ubicato il giacimento a gas super-giant di Perla. Perla ha oltre 450 miliardi di metri cubi di gas in posto (2,9 miliardi di barili di olio equivalente). Cardon IV ha già terminato l'ingegneria per la fase di produzione anticipata (con circa 10 milioni di metri cubi al giorno di gas) e sta discutendo con PDVSA un accordo per la vendita del gas.

Eni detiene inoltre nel Paese una partecipazione nell'impresa mista Petrosucre (PDVSA 74%, Eni 26%), che opera il giacimento a olio di Corocoro.

martedì 12 luglio 2011

Eni rafforza il suo impegno in Egitto

Il Primo Ministro egiziano HE Essam Sharaf e l'Amministratore Delegato di Eni Paolo Scaroni, riuniti ieri al Cairo, hanno confermato l'impegno di Eni in Egitto come previsto dai recenti accordi.

Le nuove attività prenderanno il via nelle aree del Deserto Occidentale, nel Mar Mediterraneo e nella zona del Sinai, e riguarderanno sia lo sviluppo, attraverso la trivellazione di pozzi aggiuntivi e l'accelerazione della produzione da nuove scoperte, sia l'esplorazione, dalla trivellazione di 12 pozzi di esplorazione.

Con queste attività aggiuntive, gli investimenti di Eni in Egitto per il corrente e successivo anno ammonteranno approssimativamente a 3 miliardi di dollari. Eni inoltre sosterrà un piano di formazione per lo staff egiziano nelle joint ventures con Egpc, Petrobel e Agiba. Inoltre, in accordo con il Ministero del Petrolio, Eni sosterrà, tramite attività sociali, la comunità del Sinai.

Eni è il primo operatore internazionale in Egitto con una produzione di 500 mila boe al giorno.

lunedì 11 luglio 2011

Paolo Scaroni incontra Essam Sharaf

Paolo Scaroni conferma l'impegno di Eni in Egitto, come previsto dai recenti accordi: e' emerso nel'incontro avvenuto oggi al Cairo tra il primo ministro egiziano, Essam Sharaf, e l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni. "Le nuove attivita' - spiega una nota - prenderanno il via nelle aree del Deserto Occidentale, nel Mar Mediterraneo e nella zona del Sinai, e riguarderanno sia lo sviluppo, attraverso la trivellazione di pozzi aggiuntivi e l'accelerazione della produzione da nuove scoperte, sia l'esplorazione, dalla trivellazione di 12 pozzi di esplorazione. Con queste attivita' aggiuntive, gli investimenti di Eni in Egitto per il corrente e successivo anno ammonteranno approssimativamente a 3 miliardi di dollari. Eni inoltre sosterra' un piano di formazione per lo staff egiziano nelle joint venture con Egpc, Petrobel e Agiba. Inoltre, in accordo con il ministero del Petrolio, sosterra', tramite attivita' sociali, la comunita' del Sinai".
(RADIOCOR: http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-955228/eni-conferma-impegno-egitto/)