martedì 29 giugno 2010

Scaroni: Eni non abbandonerà il Golfo del Messico

L'Eni non abbandonera' il Golfo del Messico in seguito alla 'marea nera'. Lo ha detto l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, a margine del Global Compact a New York. "Seguiremo quello che sara' deciso dai giudici o dal Governo americano - ha spiegato il top manager - nel Golfo abbiamo una produzione di 100mila barili al giorno. Nei prossimi giorni inizieremo la sospensione delle operazioni ad Appaloosa e per lo sviluppo di nuovi progetti aspettiamo le relative autorizzazioni. Paolo Scaroni ha comunque tenuto a precisare che "la produzione di Eni non e' in acque cosi' profonde e non pone gli stessi problemi di pressione e di temperatura del giacimento di Macondo" (dove opera BP, ndr).
(AGI)

lunedì 28 giugno 2010

Eni, nuova partnership con Earth Institute della Columbia University

L'Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, e il Direttore dell'Earth Institute della Columbia University, Jeffrey Sachs, hanno annunciato un'importante partnership relativa a progetti chiave per la promozione dello sviluppo sostenibile in Africa. L'annuncio è stato fatto oggi in occasione del Global Compact Leaders Summit dell'Onu e alla presenza di Georg Kell, Direttore del Global Compact.

La collaborazione rientra nel Corporate Circle dell'Earth Institute, un programma che coinvolge imprese impegnate nello sviluppo sostenibile in iniziative volte al raggiungimento di obiettivi comuni, cui Eni aderisce in qualità di Strategic Partner.

La partnership tra Eni e l'Earth Institute sarà inizialmente focalizzata a supportare l'attività del Vale-Columbia Center per gli Investimenti Internazionali Sostenibili, centro di ricerca congiunto dell'Earth Institute e della Columbia University Law School.

In particolare il contributo di Eni sosterrà l'impegno del Centro nel garantire che le risorse generate degli investimenti stranieri diretti vengano utilizzate per promuovere progetti di sostenibilità in linea con i piani di sviluppo dei governi e volti al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, obiettivi relativi alla lotta alla povertà, la fame e alle malattie che tutti i Paesi membri dell'Onu si sono impegnati a raggiungere entro il 2015. A testimonianza dell'impegno sottoscritto, l'Amministratore Delegato di Eni Paolo Scaroni entrerà nell'Advisory Board del Vale-Columbia Center.

Il sostegno di Eni al Vale-Columbia Center rappresenta solo l'inizio di una più ampia collaborazione con l'Earth Institute, che vedrà i partner continuare a impegnarsi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio in vari modi.
(Teleborsa)

venerdì 25 giugno 2010

Global Compact: per Scaroni, sostenibilità e business insieme

Sostenibilita' e impresa possono andare "mano nella mano". Lo ha sottolineato l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, nel suo intervento al Global Compact, il vertice delle Nazioni Unite impegnato sul fronte della sostenibilita'. "L'Eni possiede tutte le carte per giocare un ruolo effettivo nello sviluppo sostenibile - ha spiegato Paolo Scaroni - specialmente in relazione alle sfide contenute nel Millennium Developments Goals (MDGs). Noi siamo globali per definizione perche' il nostro mercato di riferimento del petrolio e del gas e' l'arena mondiale ma allo stesso tempo siamo estremamente locali. Il nostro business richiede una conoscenza profonda delle specifiche aree, direi di ogni citta' e villaggio nel quale operiamo". Scaroni ha dunque indicato un esempio di come business e sostenibilita' possano andare insieme. "In Africa stiamo promuovendo progetti in grado di trasformare un problema, quello del 'gas flaring', in una opportunita' per la popolazione locale - ha detto Paolo Scaroni - che puo' cosi' avere accesso all'elettricita', elemento chiave dello sviluppo socio-economico". I governi africani stanno tentando di fissare delle scadenze per la soluzione di questo problema ma "non non vogliamo aspettare le dead-line - ha affermato Paolo Scaroni - perseguiamo un approccio pragmatico, sviluppando impianti altamente efficienti in grado di generare elettricita' dal gas che verrebbe altrimenti bruciato". In questo modo "riusciamo a sfruttare anziche' sprecare - ha proseguito Scaroni - un'importante fonte di energia, riducendo le emissioni inquinanti e offrendo un contributo importante allo sviluppo dei Paese di cui siamo partner". Eni ha cominciato a generare elettricita' dal gas associato in Nigeria circa 10 anni fa e ora punta a raddoppiare la capacita' rispetto all'attuale 15%. "Abbiamo replicato questo modello in Congo - ha rimarcato Paolo Scaroni- e lo estenderemo in Angola e in Ghana. Questo progetto rafforza Eni come societa' integrata dell'energia ed e' distintivo poiche' le compagnie petrolifere tendono a non voler essere coinvolte nella generazione dell'elettricita' che comporta dei rischi".
(AGI)

giovedì 24 giugno 2010

Scaroni, favorevoli ad altri in avventura South Stream

L'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, in riferimento alle ipotesi che la francese Edf entri a far parte di South Stream accanto a Eni e Gazprom ha affermato che "non c'è molto da dire, ma la proprietà di un tubo che attraversa il mare non è di per se' un bene prezioso. Il bene prezioso è il permesso di transito su quel tubo e il gas che porta perchè il tubo è solo un pezzo di ferro". "Noi però, ha aggiunto, vediamo con molto favore altri che ci accompagnano in questa avventura, che richiederà investimenti molto importanti. Siamo parte di questa avventura innanzitutto perchè vogliamo assicurarci il nuovo gas per seguire i nostri mercati".
(Teleborsa)

giovedì 17 giugno 2010

Eni: Paolo Scaroni, nessun interesse per British Petroleum

Eni non guarda con interesse a British Petroleum. A dichiararlo il numero uno Eni, Paolo Scaroni al termine della cerimonia di consegna al Quirinale dei premi "Eni Award".

L'amministariore delegato dell'azienda del cane a sei zampe mette fine così alle indiscrezioni su un possibile interesse di Eni per asset del gruppo BP, la società petrolifera britannica che in queste settimane è sotto i riflettori per il disastro ambientale al largo del Golfo del Messico.

(Teleborsa)

venerdì 11 giugno 2010

Paolo Scaroni: "Zubair remunerativo entro fine anno"

Per il giacimento di Zubair in Iraq c'e' l'obiettivo "forse ambizioso di aumentare la produzione entro la fine dell'anno in modo di arrivare nella zona di remunerazione". Lo ha affermato l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, a margine della firma del memorandum in tema di sport tra Italia e Iraq alla Farnesina. "Saremo remunerati in base all'aumento della produzione e quindi il tempo gioca un fattore importante, gli investimenti sono progressivi nel tempo e complessivamente per un consorzio sono 20 miliardi di dollari in 15 anni che in parte dovrebbero autofinanziarsi", ha aggiunto l'Ad dell'Eni. "Partiamo da 182 mila barili e vogliamo arrivare in 7 anni a 1,2 milioni di barili", ha aggiunto, "la remunerazione parte dai 182mila piu' il 10%, quindi dai 200mila barili". "Stiamo scavando 12 nuovi pozzi", ha sottolineato Scaroni "quella zona generera' molta occupazione". Parlando del memorandum firmato insieme al ministro degli Esteri, Franco Frattini, Paolo Scaroni ha rimarcato che "iniziative come quelle di oggi contribuiscono a riportare la normalita' nel Paese, la vera pace", ha concluso, "c'e' solo quando ci sono lavoro, prospettive e futuro".
(AGI)