Paolo Scaroni ha incontrato ieri ad Ankara, in veste di ad Eni, il Ministro dell’Energia turco Taner Yildiz e il Vicepremier russo Igor Sechin per discutere lo sviluppo dell’oleodotto Samsun-Ceyhan, che collegherà le coste turche del Mar Nero con quelle del Mediterraneo. Nel corso dell’incontro le parti hanno analizzato il punto di avanzamento del progetto, le modalità di ingresso delle compagnie russe Rosneft e Transneft e hanno fissato le tappe da compiere in futuro. È stato inoltre riconosciuto l'importante ruolo, in termini di riduzione dell'impatto ambientale e del rischio legato al transito di decine di navi petroliere, che il Samsun-Ceyhan avrà nel decongestionare il canale del Bosforo.
L'oleodotto Samsun-Ceyhan collegherà la costa turca del Mar Nero presso Samsun con l'hub commerciale di Ceyhan sul Mediterraneo. Nell’ottobre del 2009 è stato firmato un Memorandum of Understanding tra i rappresentanti di Eni, della società turca Calik Holding e delle compagnie russe JSC Transneft e Rosneft per la realizzazione dell’oleodotto.
Il progetto è stato sviluppato prendendo in considerazione tutte le tematiche legate all'ambiente e adottando le misure necessarie per rispettare i più rigorosi standard internazionali. Inoltre, per ridurre al minimo la necessità di interventi sul territorio, la costruzione della pipeline è stata progettata lungo tracciati di oleodotti già esistenti.
Il progetto Samsun-Ceyhan è di importanza strategica perché costituisce un percorso alternativo che permette di bypassare lo stretto del Bosforo e dei Dardanelli, garantendo una maggiore sicurezza nella navigazione, con un ulteriore contributo alla protezione dell'ambiente in un ecosistema complesso e delicato.
venerdì 7 maggio 2010
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