martedì 31 ottobre 2006

Paolo Scaroni, AD Eni, e Neelie Kroes, commissario UE per la concorrenza

Paolo Scaroni, Amministratore Delegato dell’Eni, e Neelie Kroes, commissario UE per la concorrenza dibattono sui vincoli del mercato unico dell’energia che in Europa stenta a prendere forma, in un colloquio a due voci con la Stampa il 31.10.2006 .
Poca trasparenza, ha stigmatizzato la signora dell’Antitrust in un discorso tenuto il giorno prima a Lisbona: i colossi europei devono scorporare la rete.
Giusto messaggio, risponde Paolo Scaroni attraverso la Stampa, bisogna fare il mercato senza frontiere e sciogliere il nodo dell’integrazione verticale con una società unica europea per la gestione delle reti comuni.
Nel colloquio a distanza sulle pagine della Stampa la Kroes sottolinea che “dopo aver effettuato un’inchiesta sulla concorrenza nel settore del gas e elettricità si è visto che c’è troppa concentrazione. La conseguenza è che i protagonisti del mercato possono aumentare i prezzi”. Replica Scaroni: “Come ha sottolineato il ministro Amato la piazza rilevante ai fini dell’Antitrust non è nazionale ma europea, influenzata per di più da due soli produttori: Gazprom e Sonatrach. I prezzi li fanno loro. Per questo è importante che l’UE si doti di un ‘Mister Energia’ con competenze sulle relazioni internazionali”. La Kroes evidenzia che la mancanza di liquidità e il legame troppo forte tra le infrastrutture e chi gestisce l’offerta impediscono di fatto l’arrivo di nuovi protagonisti riducono la loro redditività, oltre che la possibilità di scelta per i consumatori. “Vero”, risponde Paolo Scaroni, “occorre avere un mercato più liquido, il che significa disporre di più gas e da diverse fonti, attraverso nuove infrastrutture che competano tra loro. Quando sono arrivato all’Eni ho lanciato un programma di aumento della capacità dei gasdotti che fanno arrivare il gas dalla Russia e dall’Algeria. E accanto a questo non passa giorno che non perori la causa dei rigassificatori”. All’obbiezione della Kroes che l’integrazione sopranazionale fra i sistemi è molto ridotta e che per quanto riguarda il gas è difficile assicurarsi le capacità di transito sulle reti principali, l’AD dell’Eni risponde che è vero che non esiste un reale mercato interno dell’energia e che ci deve essere un disegno comune e piena reciprocità tra Paesi. La Commissione UE è l’istituzione che li deve assicurare.
La Kroes sottolinea come si registri una preoccupante mancanza di trasparenza nei mercati dell’energia e che i poteri di vigilanza devono essere armonizzati. Paolo Scaroni replica che “la trasparenza c’è ma si può fare di più. E l’armonizzazione è un tema centrale. Affinché ci siano scambi transfrontalieri efficaci e le acquisizioni non siano ostacolate da parte dei governi delle varie società coinvolte occorre eliminare le asimmetrie e avere un’Autorità unica europea”.
Per la Kroes l’unica via per ristabilire la credibilità del mercato è una soluzione strutturale che separi una volta per tutte le infrastrutture dell’offerta e la generazione di energia. Con lei concorda l’AD dell’Eni: “Ci attendiamo un’iniziativa di armonizzazione delle misure che l’UE prenderà su questo terreno e che potrà portare alla costituzione della società europea delle reti di trasporto gas”.
“La creazione di un mercato unico dell’energia richiede un cambiamento delle strutture e degli strumenti a disposizione delle autorità “ conclude la Kroes. “Come tutte le innovazioni incontrerà opposizione. La commissione ascolterà ogni proposta costruttiva e farà il possibile per garantire ai consumatori e alle imprese un’offerta di energia sostenibile, sicura e a buon mercato”.