Secondo Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, il fatto che il prezzo del petrolio e di altre materie prime, necessarie per produrre e nutrire, sia lasciato libero di oscillare, raddoppiando o dimezzando il proprio valore nell’arco di pochi mesi, è un processo controproducente per l’economia.
Secondo Scaroni, infatti, i benefici per produttori e consumatori sono puramente transitori, poiché “l’incertezza penalizza tutti in modo costante”. Il rischio di avere prezzi bassi ancora per un po’ di tempo è quello di una frenata negli investimenti, che inevitabilmente condurrà ad un nuovo ciclo di prezzi alti.
Per Paolo Scaroni questo effetto yo-yo non è benefico né per i paesi produttori né per quelli consumatori, come l’Italia
lunedì 9 febbraio 2009
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