Paolo Scaroni è stato ieri a Mosca per discutere con il premier Putin della situazione ormai drammatica della crisi Ucraina-Russia per la fornitura del gas in Europa. L’incontro è avvenuto dopo un colloquio telefonico dei due capi di governo italiano e russo reso noto dallo stesso Scaroni, il quale ha sottolineato come sia ormai grande la preoccupazione per ciò che sta succedendo in Europa. Come Eni, Paolo Scaroni si è sempre dichiarato sereno per la situazione in Italia ma non altrettanto per ciò che sta accadendo in molti paesi europei soprattutto dei Balcani dove il problema approvvigionamento gas sta diventando drammatico.
Durante l’incontro con Putin, Paolo Scaroni ha discusso della possibilità di realizzare un consorzio in Europa, in modo da finanziare i costi necessari affinché il gas raggiunga i paesi Europei. La Russia ha infatti proposto che siano proprio gli Europei a comprare il metano necessario a far funzionare i gasdotti in modo da garantire che Kiev che lo possa utilizzare per l’esportazione. L’amministratore delegato di Eni, Scaroni, avrebbe dunque il compito di sondare la disponibilità delle altre grandi compagnie europee che si servono dei gasdotti ucraini: l’obiettivo è quello di formare un consorzio di utilizzatori per finanziare appunto le spese tecniche necessarie al passaggio del gas in Ucraina.
A termine del colloquio, una volta rese note le richieste, Paolo Scaroni si è dichiarato favorevole alla proposta, e pronto a partecipare come capofila al consorzio europeo per garantire il transito del gas russo attraverso l’Ucraina. Paolo Scaroni si è quindi impegnato a coinvolgere le altre aziende energetiche europee nel consorzio, sottolineando che comunque "per il momento nessuno ha dato un'adesione perché nessuno ha avuto una concreta proposta”
venerdì 16 gennaio 2009
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